Alcuni esperti si sono rivolti direttamente alle aziende produttrici per chiedere un cambio di passo e garantire, in questo momento delicato, i dispositivi a prezzi calmierati, in modo da limitare gli spostamenti. La proposta avanzata è un contratto di noleggio.

In un periodo in cui per la sicurezza di tutti siamo chiamati a stare a casa, c’è una popolazione di circa 900.000 persone in Italia, di cui molte in età avanzata e quindi a maggior rischio per il virus, che sono in gran parte costrette a muoversi per recarsi in ambulatori ospedalieri o territoriali per controllare il test INR, indispensabile per seguire in modo corretto la terapia anticoagulante orale cronica con farmaci antivitamina K (il più diffuso è il Coumadin). Da molto tempo gli esperti insistono perché il servizio sanitario (nazionale o regionale che sia) si renda conto di questa situazione, che se in condizioni normali costituisce un aggravio per le condizioni di vita dei pazienti, ora invece comporta un vero e proprio rischio vitale. Da molti anni strumenti consentono l’esecuzione a domicilio del test, ma questi costano e non sono mai stati presi in considerazione dal servizio sanitario per i pazienti anticoagulati. Ora però si tocca con mano quanto tutto questo spostamento dei pazienti sia un vero rischio e vada evitato il più possibile. È ora che i servizi sanitari affrontino questo tema per il bene dei pazienti anticoagulati, dei loro famigliari e della salute di tutti. Finora non lo si è capito; è ora di cambiare!

In questi giorni professionisti esperti si sono rivolti alle ditte produttrici di questi strumenti per chiedere di venire incontro al bisogno dei pazienti (vedete la lettera pubblicata di seguito), senza però ottenere qualche loro impegno. È ora che ci si muova in questa direzione.


Testo della lettera:
In questi tempi, durante i quali dobbiamo tutti affrontare i disagi e le difficoltà della pandemia in corso, ci sono delle categorie di persone che non possono “rimanere a casa”, ovvero i pazienti che necessitano di cure croniche per le quali devono recarsi presso le strutture sanitarie.

Tra questi vi sono i pazienti in terapia anticoagulante con gli antagonisti della vitamina K (AVK), che necessitano dei controlli di INR. Nonostante il largo impiego degli anticoagulanti orali diretti, infatti, un gran numero di pazienti sono in trattamento anticoagulante con gli AVK, ovvero i pazienti con protesi valvolari meccaniche, con insufficienza renale, con sindrome da anticorpi antifosfolipidi, con intolleranza ai DOAC. In genere sono soggetti anziani e fragili con multiple co-morbidità.
In considerazione della situazione di emergenza determinata dalla pandemia di COVID-19, è opportuno evitare il più possibile che questi pazienti si rechino nelle strutture sanitarie per eseguire I controlli di INR.

A tale scopo chiediamo di favorire un più facile accesso ai POC per la determinazione dell’INR mediante un contratto di noleggio dello strumento per un periodo di alcuni mesi. Non tutti i pazienti possono permettersi l’acquisto del coagulometro portatile, soprattutto in questo momento, mentre il noleggio per alcuni mesi potrebbe essere alla portata di tanti. Se l’azienda rendesse possibile il noleggio dei coagulometri portatili, avrebbe il vantaggio di vedere sensibilmente aumentato l’impiego dei POC. Inoltre I pazienti, dopo averli impiegati per il periodo di noleggio, potrebbero decidere di acquistarli avendo verificato la comodità del controllo domiciliare dell’INR.
Auspichiamo che l’azienda consideri la possibilità di offrire un pacchetto vantaggioso inclusivo di noleggio del POC e delle cartucce per il test, per aiutare I pazienti in questo momento difficile e particolare.
Tale sforzo riceverà adeguata promozione ed un riconoscimento pubblico presso le sedi opportune (siti online di associazioni, società scientifiche, riviste).

Fiduciosi in una fattiva collaborazione, porgiamo i nostri più cordiali saluti

Firmato

  • Erica De Candia, Malattie Emorragiche e Trombotiche, Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS, Roma
  • Gualtiero Palareti, Presidente AIPA-Bologna
  • Sophie Testa, Laboratorio Centrale, ASST Cremona, Presidente FCSA
  • Daniela Poli, Centro Trombosi – AOU Careggi Firenze; Vice-Presidente FCSA
  • Armando Tripodi, Presidente Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi (SISET)
  • Raimondo De Cristofaro, Malattie Emorragiche e Trombotiche, Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS, Roma
  • Marco Paolo Donadini, Centro Trombosi ed Emostasi, ASST Sette Laghi, Varese
  • Elvira Grandone, Emostasi e Trombosi, I.R.C.C.S. Casa Sollievo della Sofferenza San Giovanni Rotondo (FG)
  • Antonio Ciampa, Centro Emostasi AORN S.G.Moscati C/da Amoretta, Avellino, Direttivo FCSA
  • Antonia Pertosa, Presidente AIPA, Monopoli (BA)
  • Vincenzo Toschi, UO SIMT, ASST Santi Paolo e Carlo, Milano, Direttivo FCSA
  • Doris Barcellona SSD Emostasi e Trombosi, AOU Cagliari, Università di Cagliari
  • Cesare Manotti, Centro Emostasi Parma, Membro Consiglio Direttivo FCSA