Un problema di dose?
Di Stefania Cavazza | 7 Maggio 2025 | 0
Ultima modifica: 8 Maggio 2025
È tempo per una nuova definizione di “dose appropriata” di DOAC nella fibrillazione atriale? È quello che ha discusso, alla luce delle recenti evidenze, Daniela Poli, past-president FCSA , al 9° Convegno di Fondazione Arianna Anticoagulazione. Infatti, a fronte di circa un 40% di utilizzo di “dose inappropriatamente bassa”, emerso dai diversi registri italiani ed internazionali, l’incidenza di eventi ischemici non si è rivelata più elevata di quanto osservato con dosi appropriate. Che i clinici riescano ad individuare meglio, rispetto alle indicazioni che derivano dai trials, i pazienti che si avvantaggiano di dosi ridotte?
Trombosi venosa cerebrale e DOAC: lo studio DOAC-CVT
Di Stefania Cavazza | 19 Marzo 2025 | 0
Ultima modifica: 11 Aprile 2025
Sono stati pubblicati su Lancet Neurology i risultati dello studio DOAC-CVT, uno studio internazionale prospettico osservazionale che ha valutato l’efficacia e la sicurezza degli anticoagulanti orali diretti (DOAC) a confronto con gli antagonisti della vitamina K (AVK) in soggetti con trombosi venosa cerebrale (1). Un ulteriore tassello a supporto dell’utilizzo dei DOAC in questa delicata categoria di pazienti.
DOAC verso aspirina: rischio emorragico a confronto
Di Paolo Prandoni | 19 Marzo 2025 | 0
Ultima modifica: 11 Aprile 2025
Una recente metanalisi ha confrontato dosi terapeutiche di anticoagulanti orali diretti (DOAC) ed aspirina (ASA), somministrati per diverse indicazioni (fibrillazione atriale, prevenzione secondaria ictus di incerta interpretazione e prevenzione a lungo termine del TEV) con risultati dalle importanti implicazioni cliniche. Vediamo perché.
Protesi valvolari cardiache meccaniche: perché si usa il warfarin e non i DOAC
Di Vittorio Pengo | 16 Ottobre 2024 | 6
Ultima modifica: 25 Febbraio 2025
Nonostante il diffuso utilizzo degli anticoagulanti orali diretti (DOAC) per molte indicazioni cliniche, nel caso delle protesi cardiache valvolari meccaniche il pilastro della terapia anticoagulante rimane il trattamento con farmaci anti-vitamina K (AVK), come il warfarin (Coumadin® o Sintrom®). Il diverso meccanismo con cui si forma il trombo in presenza di materiale protesico, che coinvolge fattori della coagulazione inibiti dagli AVK (ma non dai DOAC), può essere alla base della maggiora efficacia del warfarin evidenziata negli studi clinici.
