Contraccezione ormonale in corso di trattamento anticoagulante per tromboembolismo venoso: si può fare?
Di Stefania Cavazza | 13 Giugno 2024 | 0
Ultima modifica: 26 Luglio 2024
Un recente studio del gruppo dell’Università di Leiden, pubblicato su Journal of Thrombosis and Haemostasis, fornisce dati che appaiono rassicuranti, a patto che la terapia anticoagulante sia continuata (1), tuttavia il lavoro presenta numerosi limiti. Ne abbiamo parlato con la prof.ssa Elvira Grandone dell’Università di Foggia.
Attuali aspetti di terapia e prevenzione secondaria del tromboembolismo venoso in pazienti con neoplasie
Di Paolo Prandoni | 24 Aprile 2024 | 0
Ultima modifica: 24 Aprile 2024
Vent’anni fa la dimostrazione che l’utilizzo di eparina a basso peso molecolare (EBPM) per il trattamento del tromboembolismo venoso in pazienti con neoplasia riduce del 50% il rischio di recidiva. In anni recenti la conferma che gli anticoagulanti orali diretti (DOACs) hanno un’efficacia paragonabile all’EBPM. Ma i DOACs sono tutti uguali? Una recente meta-analisi ha confrontato in modo indiretto l’efficacia e la sicurezza dei diversi DOACs con esiti interessanti. Inoltre, nel seguente articolo, sono discussi i risultati, appena pubblicati, dello studio EVE, che ha confrontato dosi intere e ridotte di apixaban per la prevenzione secondaria del TEV in soggetti neoplastici
Cibi “ultra processati”: un rischio anche per la trombosi venosa
Di Stefania Cavazza | 4 Aprile 2024 | 0
Ultima modifica: 19 Aprile 2024
Un gruppo di ricercatori del Karolinska Institute di Stoccolma ha recentemente dimostrato una aumentato rischio di tromboembolismo venoso (trombosi venosa profonda ed embolia polmonare) legato al consumo di cibi ultra processati, indipendentemente dalla presenza di obesità.
Profilassi del tromboembolismo venoso in gravidanza
Di Benilde Cosmi | 15 Febbraio 2024 | 0
Ultima modifica: 4 Marzo 2024
La gravidanza e le prime sei settimane dopo il parto (puerperio) sono condizioni che espongono le donne ad un maggiore rischio di tromboembolismo venoso. Tuttavia, solo quando coesistono anche altri fattori predisponenti, tale rischio è così elevato da richiedere una profilassi antitrombotica.