PROFILASSI E TERAPIE

Inibire il FXI della coagulazione con farmaci specifici potrebbe essere la soluzione per limitare gli eventi emorragici del paziente anticoagulato

Di | 28 Gennaio 2025 | 0
Ultima modifica: 30 Gennaio 2025

L’ atteso studio AZALEA-TIMI 71, appena pubblicato sul New England Journal of Medicine (NEJM), ha dato risultati molto promettenti riguardo la sicurezza dell’inibitore del fattore XI della coagulazione Abelacimab, confrontato con Rivaroxaban, in pazienti con fibrillazione atriale a rischio di ictus medio-elevato (1). Le caratteristiche del FXI lo hanno candidato ad essere un “bersaglio” ottimale per gli anticoagulanti di nuova generazione. Vediamo perché.

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Protesi valvolari cardiache meccaniche: perché si usa il warfarin e non i DOAC

Di | 16 Ottobre 2024 | 6
Ultima modifica: 21 Novembre 2024

Nonostante il diffuso utilizzo degli anticoagulanti orali diretti (DOAC) per molte indicazioni cliniche, nel caso delle protesi cardiache valvolari meccaniche il pilastro della terapia anticoagulante rimane il trattamento con farmaci anti-vitamina K (AVK), come il warfarin. Il diverso meccanismo con cui si forma il trombo in presenza di materiale protesico, che coinvolge fattori della coagulazione inibiti dagli AVK (ma non dai DOAC), può essere alla base della maggiora efficacia del warfarin evidenziata negli studi clinici.

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Inibire il FXI della coagulazione con farmaci specifici potrebbe essere la soluzione per limitare gli eventi emorragici del paziente anticoagulato

Di | 28 Gennaio 2025 | 0
Ultima modifica: 30 Gennaio 2025

L’ atteso studio AZALEA-TIMI 71, appena pubblicato sul New England Journal of Medicine (NEJM), ha dato risultati molto promettenti riguardo la sicurezza dell’inibitore del fattore XI della coagulazione Abelacimab, confrontato con Rivaroxaban, in pazienti con fibrillazione atriale a rischio di ictus medio-elevato (1). Le caratteristiche del FXI lo hanno candidato ad essere un “bersaglio” ottimale per gli anticoagulanti di nuova generazione. Vediamo perché.

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Profilassi del tromboembolismo venoso: i risultati dell’indagine di anticoagulazione.it

Di | 19 Novembre 2024 | 0
Ultima modifica: 8 Gennaio 2025

In alcune situazioni ad elevato rischio può essere necessario effettuare una prevenzione farmacologica del tromboembolismo venoso con medicinali che possono presentare difficoltà di somministrazione per i pazienti/caregivers o di prescrizione per i clinici. Al fine di esplorare gli ambiti di miglioramento e fornire informazioni utili, anticoagulazione.it ha condotto un'indagine (survey) per individuare i principali problemi legati alla profilassi con eparina a basso peso molecolare.

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Gestione a lungo termine del tromboembolismo venoso nell’anziano

Di | 30 Maggio 2024 | 0
Ultima modifica: 20 Gennaio 2025

Cosa fare e quale informazione dare sul futuro trattamento al paziente anziano (>75 anni) con un primo episodio di tromboembolismo venoso (TEV) non provocato dopo i primi 3- 6 mesi di terapia anticoagulante? La risposta (ancora aperta) a questa domanda deve tenere conto di alcune informazioni fondamentali, evidenziate dal dott. Nello Zanatta, attraverso quattro semplici quesiti.

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Dubbi sulla HIT: l’esperto risponde!

Di | 6 Novembre 2024 | 0
Ultima modifica: 21 Novembre 2024

La trombocitopenia indotta da eparina (HIT) è una rara, ma potenzialmente molto grave, reazione avversa alla somministrazione di eparina che può determinare trombosi venose o arteriose. La diagnosi e la terapia di questa condizione è tutt’altro che semplice e la disponibilità di laboratori dotati dei necessari test diagnostici è disomogenea sul territorio nazionale. Un gruppo di esperti italiani, coordinati dalla Prof.ssa Rossella Marcucci dell’Università di Firenze, ha creato una rete per supportare i professionisti nella diagnosi e terapia della HIT, che da oggi dispone anche di un “tutor” a cui fare riferimento.

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L’anticoagulazione nel paziente cirrotico: aggiornamento e nuova linea guida ISTH

Di | 29 Gennaio 2025 | 0
Ultima modifica: 6 Febbraio 2025

La gestione della terapia anticoagulante nelle persone affette da cirrosi epatica rimane una sfida a causa del fragile equilibrio del sistema emostatico di questi pazienti, tra tendenza alla trombosi e rischio di emorragia. L’ International Society on Thrombosis and Haemostasis (ISTH) ha recentemente pubblicato una linea guida sull’anticoagulazione nel paziente cirrotico che tratta le diverse condizioni in cui questa può rendersi necessaria (fibrillazione atriale, trombosi venosa profonda o embolia polmonare, trombosi portale). La dott.ssa Nicoletta Riva dell’Università di Malta fa il punto sulle alterazioni coagulative che caratterizzano la cirrosi epatica e sulle recenti linee guida.

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È necessaria la prevenzione del TEV dopo un trauma in bambini ad alto rischio?

Di | 28 Ottobre 2024 | 0
Ultima modifica: 31 Ottobre 2024

Se e quando sottoporre a profilassi farmacologica bambini con trauma è un dubbio che ancora non trova una risposta univoca. Infatti, in un recente studio prospettico che ha analizzato ragazzi ricoverati per trauma grave (l’85% in terapia intensiva), solo la metà è stata sottoposta a profilassi nonostante l’alto rischio tromboembolico. L’incidenza non trascurabile di eventi tromboembolici e la sicurezza della profilassi farmacologica in chi l’ha effettuata aprono nuovi scenari.

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Si ringrazia la McMaster University
per la gentile concessione