Profilassi del tromboembolismo venoso in gravidanza

La gravidanza e le prime sei settimane dopo il parto (puerperio) sono condizioni che espongono le donne ad un maggiore rischio di tromboembolismo venoso. Tuttavia, solo quando coesistono anche altri fattori predisponenti, tale rischio è così elevato da richiedere una profilassi antitrombotica.

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Prevenzione del tromboembolismo venoso a domicilio? Un’opinione

La gestione del paziente con patologia acuta, anche severa, al domicilio è una realtà sempre più frequente. In tal caso il rischio di tromboembolismo venoso è paragonabile a quello del paziente ospedalizzato ma gli studi sulla profilassi antitrombotica in questo contesto clinico sono carenti e difficili da effettuare, lasciando il medico privo di precise indicazioni da parte delle linee guida. Il prof. Paolo Prandoni ha condiviso con noi il suo punto di vista da esperto.

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Si ringrazia la McMaster University
per la gentile concessione