Creata la rete diagnostica italiana per le piastrinopatie congenite (ReDIP)
Le piastrinopatie congenite sono a tutt’oggi un problema clinico complesso e di difficile...
Per saperne di piùdi Stefania Cavazza | 6 Marzo 2023 | 0
Ultima modifica: 13 Luglio 2023
Le piastrinopatie congenite sono a tutt’oggi un problema clinico complesso e di difficile...
Per saperne di piùdi Stefania Cavazza | 21 Novembre 2022 | 0
Ultima modifica: 22 Giugno 2023
Intervista alla prof.ssa Rossella Marcucci, nell’ambito del convegno “Hit the HIT”, su diagnosi, terapia e problemi aperti della trombocitopenia indotta da eparina (HIT).
Per saperne di piùdi Paolo Prandoni | 7 Settembre 2023 | 0
Ultima modifica: 22 Settembre 2023
Presentato al Congresso ESC2023 e recentemente pubblicato a cura di un gruppo di ricercatori olandesi, uno score che ha la potenzialità di rivoluzionare l’approccio alla diagnosi di embolia polmonare (EP) nel paziente sintomatico.
I dati provenienti dallo studio ETNA-AF, che ha coinvolto più di 13.000 pazienti con fibrillazione atriale (FA), mostrano che l'uso di edoxaban per quattro anni è associato a un basso tasso annuo di mortalità per tutte le cause, ictus ischemico e sanguinamenti maggiori.
di Paolo Prandoni | 7 Settembre 2023 | 0
Ultima modifica: 13 Settembre 2023
Uno studio multicentrico, pubblicato su Circulation, ha documentato il vantaggio di una durata più prolungata della terapia anticoagulante in caso di trombosi venosa profonda distale isolata, se questa interessa un paziente affetto da neoplasia.
di Stefania Cavazza | 6 Marzo 2023 | 0
Ultima modifica: 7 Luglio 2023
L’occlusione venosa retinica (OVR), una trombosi venosa “in sede inusuale” interessa più di 16 milioni di persone nel mondo rappresentando una patologia di frequente riscontro nella pratica clinica e di non facile risoluzione.
di Paolo Prandoni | 7 Settembre 2023 | 0
Ultima modifica: 15 Settembre 2023
Un recente studio internazionale, pubblicato nel New England Journal of Medicine, ha confrontato edoxaban e placebo per la prevenzione di ictus ed embolia sistemica in pazienti con età maggiore o uguale a 65 anni con aritmie atriale asintomatiche ad alta frequenza, elettrocardiograficamente indistinguibili dalla fibrillazione atriale, documentate da presidi intracardiaci. Lo studio è stato precocemente interrotto per ragioni di sicurezza, determinate da un eccesso di rischio emorragico del farmaco, non compensato da un vantaggio sul piano della protezione antitrombotica.