PATOLOGIE

Nuovi criteri classificativi ACR/EULAR per la sindrome da anticorpi antifosfolipidi

Sono stati recentemente pubblicati i nuovi criteri classificativi per la sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS) dell’American College of Rheumatology (ACR) ed European League Against Rheumatism (EULAR) (1). Il prof. Vittorio Pengo, coautore del documento, ci ha aiutato a mettere in luce gli aspetti più significativi di questo aggiornamento.

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Livelli plasmatici di DOAC in pazienti in terapia con dosi ridotte: cosa dice lo studio MAS

Una sub analisi dello studio MAS, appena pubblicata sull’International Journal of Cardiology, ha evidenziato come dosi ridotte di anticoagulanti orali diretti (DOAC) non siano sufficienti ad evitare livelli plasmatici di farmaco eccessivamente elevati o ridotti. Nello studio, i pazienti con fibrillazione atriale non valvolare in terapia con dosi ridotte hanno avuto la maggiore incidenza di eventi emorragici o trombotici (1).

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PREMIUM

Riservato ai PROFESSIONISTI

TEV nel paziente neoplastico con piastrinopenia: come gestire la terapia con eparina a basso peso molecolare

Tromboembolismo venoso, neoplasia e piastrinopenia con conseguente alto rischio emorragico sono una combinazione frequente, soprattutto in corso di trattamenti chemioterapici. Come comportarsi in questi casi? Quando è necessario modificare il trattamento anticoagulante e come farlo?

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La Sindrome di Lemierre: una tonsillite pericolosa

Raramente (ma non troppo), in soggetti giovani e sani un’apparentemente banale tonsillite può complicarsi con una trombosi delle vene del collo (giugulari) o con emboli settici. Si tratta della Sindrome di Lemierre. Il prof. Stefano Barco dell’Università di Zurigo, coordinatore insieme al dott. Luca Valerio di un ampio gruppo internazionale di ricerca su questa patologia, l’ha spiegata all’8° Convegno di Fondazione Arianna Anticoagulazione e anticoagulazione.it.

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Ictus ischemico: perché le donne sono più a rischio?

Perché l’ictus ischemico colpisce più severamente le donne? E se c'entrasse il sovraccarico di lavoro domestico ancora non equamente distribuito tra i componenti della famiglia? Un attento lavoro di revisione degli studi pubblicati negli ultimi anni sembra suggerire che non siamo lontani dalla realtà e fornisce indicazioni per correre ai ripari.

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