PATOLOGIE

Nuovi criteri classificativi ACR/EULAR per la sindrome da anticorpi antifosfolipidi

Di | 8 Febbraio 2024 | 0
Ultima modifica: 13 Marzo 2024

Sono stati recentemente pubblicati i nuovi criteri classificativi per la sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS) dell’American College of Rheumatology (ACR) ed European League Against Rheumatism (EULAR) (1). Il prof. Vittorio Pengo, coautore del documento, ci ha aiutato a mettere in luce gli aspetti più significativi di questo aggiornamento.

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La trombosi polmonare

Di | 1 Agosto 2024 | 0
Ultima modifica: 5 Agosto 2024

Perché parliamo sempre di «embolia polmonare» e mai di «trombosi polmonare»? Potrebbe la fibrina formarsi nei vasi polmonari senza arrivare dalla periferia? (1).

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La valutazione del rischio embolico nei pazienti con fibrillazione atriale: dal CHA₂DS₂-VASc al CHA₂DS₂-VA

Di | 5 Novembre 2024 | 0
Ultima modifica: 7 Novembre 2024

Il passaggio, proposto dalle ultime linee guida ESC 2024, dal punteggio CHA₂DS₂-VASc al più recente CHA₂DS₂-VA nella stratificazione del rischio di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale (FA) rappresenta un cambiamento significativo nella gestione clinica. Entrambi i sistemi sono progettati per identificare i pazienti a rischio di ictus e altre complicanze tromboemboliche, ma con alcune importanti differenze nella semplificazione dei fattori di rischio considerati.

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La Sindrome di Lemierre: una tonsillite pericolosa

Di | 9 Maggio 2024 | 0
Ultima modifica: 25 Maggio 2024

Raramente (ma non troppo), in soggetti giovani e sani un’apparentemente banale tonsillite può complicarsi con una trombosi delle vene del collo (giugulari) o con emboli settici. Si tratta della Sindrome di Lemierre. Il prof. Stefano Barco dell’Università di Zurigo, coordinatore insieme al dott. Luca Valerio di un ampio gruppo internazionale di ricerca su questa patologia, l’ha spiegata all’8° Convegno di Fondazione Arianna Anticoagulazione e anticoagulazione.it.

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Protesi valvolari cardiache meccaniche: perché si usa il warfarin e non i DOAC

Di | 16 Ottobre 2024 | 6
Ultima modifica: 17 Ottobre 2024

Nonostante il diffuso utilizzo degli anticoagulanti orali diretti (DOAC) per molte indicazioni cliniche, nel caso delle protesi cardiache valvolari meccaniche il pilastro della terapia anticoagulante rimane il trattamento con farmaci anti-vitamina K (AVK), come il warfarin. Il diverso meccanismo con cui si forma il trombo in presenza di materiale protesico, che coinvolge fattori della coagulazione inibiti dagli AVK (ma non dai DOAC), può essere alla base della maggiora efficacia del warfarin evidenziata negli studi clinici.

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Si ringrazia la McMaster University
per la gentile concessione