LABORATORIO

Nuovi criteri classificativi ACR/EULAR per la sindrome da anticorpi antifosfolipidi

Di | 8 Febbraio 2024 | 0
Ultima modifica: 10 Gennaio 2025

Sono stati recentemente pubblicati i nuovi criteri classificativi per la sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS) dell’American College of Rheumatology (ACR) ed European League Against Rheumatism (EULAR) (1). Il prof. Vittorio Pengo, coautore del documento, ci ha aiutato a mettere in luce gli aspetti più significativi di questo aggiornamento.

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Come migliorare la diagnosi della sindrome da anticorpi antifosfolipidi

Di | 29 Giugno 2023 | 0
Ultima modifica: 28 Giugno 2024

La diagnosi della sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS) richiede la presenza di un criterio clinico (trombosi o morbilità gravidica) e un test di laboratorio costantemente positivo tra quelli che esplorano la presenza di anticorpi antifosfolipidi (aPL) [Lupus Anticoagulant (LA), anti-cardiolipina IgG/IgM (aCL) e anti β2-glicoproteina I (aβ2GPI)].

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Caricamento

In terapia con AVK i coagulometri portatili sono affidabili

Di | 18 Febbraio 2025 | 1
Ultima modifica: 20 Febbraio 2025

Recenti evidenze confermano la buona performance dei coagulometri portatili (POCT) per la determinazione dell’INR, che costituiscono una valida alternativa per migliorare la qualità di vita dei pazienti. Il controllo periodico dello strumento e l'educazione dei pazienti o dei loro assistenti, sono essenziali per ottenere dei risultati ottimali in termini di sicurezza e qualità della terapia anticoagulante orale. Tuttavia, le carenze normative e la mancata rimborsabilità da parte del Sistema Sanitario Nazionale ne limitano l’utilizzo. Inoltre, l’impiego del dispositivo può non essere indicato in alcune condizioni come la poliglobulia o la sindrome da anticorpi antifosfolipidi ad alto rischio.

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D-dimero nel paziente asintomatico guarito da COVID-19: perché (non) misurarlo?

Di | 30 Novembre 2023 | 0
Ultima modifica: 28 Novembre 2024

Il D-dimero è un test di laboratorio diventato molto popolare nel corso della pandemia da COVID-19 per il suo valore prognostico nei pazienti ospedalizzati affetti da patologia acuta. Tuttavia, questa popolarità ha dato luogo ad un utilizzo un po' indiscriminato del test, anche nel soggetto asintomatico ambulatoriale, con conseguenze potenzialmente negative per i pazienti stessi. La lettera di un medico specialista che si è trovato a dover gestire soggetti asintomatici, ormai guariti da tempo dall’infezione da SARS-Cov-2, ma riferiti a lui per D-dimero persistentemente positivo ci ha dato l’occasione per approfondire l’argomento.

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Trombocitopenia indotta da eparina (HIT): dal sospetto alla terapia

Di | 4 Dicembre 2024 | 0
Ultima modifica: 24 Gennaio 2025

La trombocitopenia indotta da eparina (Heparin Induced Thrombocytopenia o HIT) è una rara ma severa complicanza immunomediata del trattamento eparinico, riscontrabile nello 0.2-2% dei pazienti trattati con qualsiasi tipo di eparina. Nei pazienti affetti da HIT può verificarsi una trombosi generalizzata con tassi di mortalità che arrivano fino al 20%. La gestione della HIT prevede l’immediata interruzione del trattamento con eparina e l’inizio di un trattamento anticoagulante alternativo. All'8° Convegno di Fondazione Arianna Anticoagulazione sono stati approfonditi gli aspetti più importanti per una diagnosi tempestiva ed una terapia efficace. Guarda il video completo dell'intervento della prof.ssa Rossella Marcucci dell'Università di Firenze, punto di riferimento nazionale per questa patologia.

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