L’uso delle Intelligenze Artificiali nella gestione del tromboembolismo venoso

Intelligenza artificiale e radiomica stanno emergendo come strategie promettenti nella gestione del tromboembolismo venoso, capaci di migliorare la valutazione del rischio clinico e di accelerare i tempi necessari per formulare una risposta terapeutica. Quali sono le potenzialità ed i limiti di questa tecnologia? Ne parlano il dott. Davide Santagata ed il prof. Marco Paolo Donadini, autori di una recente pubblicazione su European Journal of Clinical Investigation

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Gestione a lungo termine del tromboembolismo venoso nell’anziano

Cosa fare e quale informazione dare sul futuro trattamento al paziente anziano (>75 anni) con un primo episodio di tromboembolismo venoso (TEV) non provocato dopo i primi 3- 6 mesi di terapia anticoagulante? La risposta (ancora aperta) a questa domanda deve tenere conto di alcune informazioni fondamentali, evidenziate dal dott. Nello Zanatta, attraverso quattro semplici quesiti.

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La cinghia tirata, lo zen e l’Apple watch

Un anno fa, intorno alla mezzanotte del 27/12 del 2020 mentre ero seduto sul divano a guardare un film, mi suona l’Apple Watch segnalandomi un’anomalia del battito cardiaco che potrebbe indicare una patologia grave, la fibrillazione atriale.

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Si ringrazia la McMaster University
per la gentile concessione