DOAC verso aspirina: rischio emorragico a confronto
Di Paolo Prandoni | 19 Marzo 2025 | 0
Ultima modifica: 19 Marzo 2025
Una recente metanalisi ha confrontato dosi terapeutiche di anticoagulanti orali diretti (DOAC) ed aspirina (ASA), somministrati per diverse indicazioni (fibrillazione atriale, prevenzione secondaria ictus di incerta interpretazione e prevenzione a lungo termine del TEV) con risultati dalle importanti implicazioni cliniche. Vediamo perché.
La nuova frontiera della gestione antitrombotica della fibrillazione atriale: la chiusura dell’auricola sinistra
Di Paolo Prandoni | 23 Dicembre 2024 | 1
Ultima modifica: 26 Dicembre 2024
La procedura di chiusura dell’auricola sinistra per la prevenzione dello stroke nei soggetti fibrillanti si è arricchita nel corso del 2024 di numerose evidenze scientifiche che ne supportano l’impiego anche in assenza di controindicazione all’utilizzo di anticoagulanti. La prevenzione dell’ictus recidivante in corso di terapia anticoagulante, l’impiego in alternativa al trattamento farmacologico nei soggetti candidati all’ablazione, il tipo e la durata dell’anticoagulazione o antiaggregazione dopo la procedura, sono tra i temi affrontati dal prof. Paolo Prandoni in questo “compendio” della letteratura più recente.
La valutazione del rischio embolico nei pazienti con fibrillazione atriale: dal CHA₂DS₂-VASc al CHA₂DS₂-VA
Di Domenico Prisco | 5 Novembre 2024 | 0
Ultima modifica: 7 Novembre 2024
Il passaggio, proposto dalle ultime linee guida ESC 2024, dal punteggio CHA₂DS₂-VASc al più recente CHA₂DS₂-VA nella stratificazione del rischio di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale (FA) rappresenta un cambiamento significativo nella gestione clinica. Entrambi i sistemi sono progettati per identificare i pazienti a rischio di ictus e altre complicanze tromboemboliche, ma con alcune importanti differenze nella semplificazione dei fattori di rischio considerati.
Gestione della terapia anticoagulante negli anziani con fibrillazione atriale
Di Paolo Prandoni | 26 Agosto 2024 | 0
Ultima modifica: 20 Gennaio 2025
Oltre due terzi delle persone in terapia anticoagulante orale per fibrillazione atriale ha più di 75 anni. Questi pazienti presentano un più elevato rischio di trombosi e di emorragia, rendendo indispensabile ottimizzare il trattamento anticoagulante. Ma come orientarsi nel "mare magnum" delle numerose recenti pubblicazioni? Il prof. Paolo Prandoni ci aiuta a fare chiarezza
