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In vista di un incontro aperto agli utenti del Centro Trombosi di Careggi, l’AIPA locale ha intervistato 200 persone in merito alla loro conoscenza dell’argomento. Ecco le risposte.

Tutti gli intervistati sono a conoscenza dell’esistenza dei coagulometri portatili e la quasi totalità (il 96.4%) ritiene che potrebbe essergli utile. Sono questi i numeri di un’indagine che come AIPA Firenze abbiamo condotto su 200 utenti del Centro Trombosi di Careggi.

Ogni anno, in collaborazione con l’AOU Careggi di Firenze, organizziamo infatti degli incontri medici-pazienti su vari argomenti di interesse per chi frequenta il Centro Trombosi dell’ospedale (sia in terapia con NAO sia con AVK). 
L’11 maggio si è tenuta un’assemblea dal titolo “I coagulometri portatili – L’esperienza in Italia e nel mondo”.

Prima di incontrarci, abbiamo svolto un’inchiesta presso i pazienti dell’ospedale ed ecco che cosa è emerso:

Perché fai la terapia anticoagulante? 


  • Fibrillazione atriale 47%
  • Tromboembolismo venoso 28%
  • Protesi valvolari cardiache 21%
  • Altro 4%


Conosci i coagulometri portatili?

  • Sì 100%


Pensi che potrebbe esserti utile?

  • Sì 96.4%


Coloro che lo hanno già usato
 – perché pensi che sia utile?

  • Più pratico 90%
  • Evita il prelievo da vena 10%

Dal dibattito che poi è scaturito da questa inchiesta è risultato che il coagulometro portatile è usato pochissimo in Italia, soprattutto per l’elevato costo. Tuttavia, se, come avviene in altri Paesi, potesse essere rimborsato dal Servizio sanitario nazionale, non dubitiamo che sarebbe largamente utilizzato.
Attualmente ne fanno uso pochissime persone che per ragioni di lavoro devono viaggiare molto, oppure che lo acquistano per comodità e che si possono permettere l’alto costo. La nostra associazione, insieme ad altre, sta cercando di sensibilizzare sia le persone che gli amministratori e i politici su questo argomento.
Speriamo di riuscirci: non desistiamo e continuiamo nel nostro intento.

A cura di

Giuliana Matassi

Presidentessa A.I.P.A. Firenze