Il paziente in terapia AVK potrebbe avere qualche timore nel recarsi all’estero se non possiede un coagulometro portatile per il prelievo e la misurazione dell’INR.
Per questo stiamo preparando una mappa con i centri prelievo al di fuori dell’Italia: dove sono e come funziona l’accesso per i turisti o per chi deve passare all’estero un periodo lungo. Per completarla vogliamo chiedere aiuto a voi, i nostri lettori: come vi organizzate per la lettura dell’INR durante le vacanze?
Vito da Roma per esempio ci ha raccontato della sua esperienza in Francia: “Sono molti anni che mi reco in questo Paese e ho conosciuto una sola persona che usa il Coumadin, ho sempre visto usare medicinali che necessitano di uno-due prelievi l’anno. Forse per questo non c’è necessità di avere strutture dedicate – spiega –. Per la misurazione dell’INR io mi rivolgo a un qualsiasi laboratorio di analisi (spesso cliniche private, che costano circa 12 euro) e mi reco con il risultato da un medico “di famiglia”, a pagamento, che mi fornisce terapia e tempi fino alla prossima verifica”.
E voi, che esperienza avete? Se avete un indirizzo della struttura compilate il form qui sotto, se invece volete raccontarci la vostra esperienza scriveteci a info@anticoagulazione.it.
Ogni vostro contributo sarà prezioso per realizzare la nostra mappa.
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è molto importante l’iniziativa di una mappatura dei centri esteri che possono essere utilizzati per i controlli dei dosaggi dell’ INR. Io frequento l’isola di Tenerife e il timore di inciampare in strutture non qualificate mi ha sempre fatto propendere per soggiorni brevi e rientrare entro la scadenza fissata dal centro che mi segue.
Io sono 10 anni che vado in Grecia, i primi anni andavo in ospedale, pagavo 5 €, poi dovevo ritornare in ospedale verso le 13:00 x ritirare INR, xche via telefono non mi davano il risultato. Un giorno in spiaggia ho conosciuto una signora che pure lei era scoagulata, mi ha indirizzato in un laboratorio a pagamento 5€ telefonavo verso le 10,00 mi davano INR, chiamavo il TAO di Cremona e via Email mi mandavano la terapia. Non ho mai perso la mattinata. In Europa non si dovrebbe pagare nulla. Sono stato un anno a Fuerte Ventura e non ho pagato neanche un €.
Perfettamente d’accordo. In Italia, se ci si trova in una regione diversa non è sempre facile. Io vivo per sei mesi in Lombardia pur risiedendo nel Lazio. Faccio i prelievi a Sondrio alle 8 e ricevo il referto alle 11. Il risultato viene inviato al centro TAO a Roma che mi invia la terapia e la data del nuovo controllo via mail. Purtroppo nel sistema sanitario italiano vi sono problemi di interfaccia: ad esempio tra Lazio e Lombardia che, da quando alcune asl lombarde hanno istituito l’obbligo delle ricette dematerializzate (elettroniche), non hanno nemmeno gli stessi codici di esenzione o non hanno la stesse nomenclature a fronte di identici codici, cosa di cui ho dovuto trovare soluzione assieme agli operatori delle accettazioni spesso pagando gli intra moenia.
Vi racconto la mia esperienza in Croazia.
Trovandomi in Istria e, avendo l’INR oltre il range, non potevo prolungare la terapia fino al rientro in Italia.
Mi sono rivolto all’ospedale di Parenzo (Porec), la mattina successiva alle 8 mi hanno fatto il prelievo e alle 11 ho avuto i risultati con i nuovi valori INR, il tutto per la modica cifra di 58kn (7,93€).
Ho inviato un fax al centro di Ferrara, dove mi rivolgo di solito, e in un paio di ore ho ricevuto una mail con la terapia fino al mio rientro in Italia. Professionali, efficienti, disponibili e gentili come sempre. Un’eccellenza! Grazie
Alcune patologie dovrebbero essere esenti in tutta la comunità, bisognerebbe insistere su questo, inserendo le esenzioni nella tessera sanitaria europea, con gli stessi codici e uniformità di lettura.
Salve
Durante questo periodo estivo dovrei recarmi con la mia famiglia all’estero per un 2 settimane di vacanza….specificatamente in Croazia
Sono sotto terapia anticoagulante con NAO
Volevo cortesemente sapere come informarmi sulla presenza di Centri Trombosi in quella nazione e in altre…casomai dovesse succedermi una qualche complicazione
Inoltre se è consigliato rimanere in Italia e lasciar perdere mete poco sicure da un punto di vista dell’assistenza medica
Grazie
Ottima cosa quello che state facendo . GRAZIE .
Attendo notizie dettagliate visto che mi devo spostare a Tenerife per due mesi con mia madre che fa il Coumadin e sto cercando di risolvere il problema
Sono circa due settimane che cerco di comunicare con qualcuno che a Tenerife ( Arona ) mi dica come fare quando arriverò lì con mia madre che fa il Coumadin.
Per ora mi hanno risposto di fare lo 012 e chiedere . Io però non parlo bene spagnolo e qui di per ora sto cercando altre vie .
Ho inviato mail all’ospedale di Candelaria che so che si occupa di questa cosa ma per ora non hanno risposto…
Mia moglie assume Coumadin anticoagulante per aver impiantato valvola meccanica cuore e questa estate vorremmo andare a Lisbona. Sapete indicarmi se qualche farmacia del posto fa l esame sangue Inr.? oppure dove possiamo rivolgerci.? Grazie
Sto pensando di voler fare un periodo di 6-9 mesi di Erasmus in Spagna o in Irlanda. Sto cercando di informarmi tramite internet ma non so su cosa affidarmi perchè alcuni siti riportano informazioni opposte a quelle di un altro sito. Se qualcuno ha avuto esperienze del genere in uno di questi 2 paesi mi faccia sapere 🙂
Ciao! Mi chiamo Nicole, ed anch’io vorrei candidarmi al prossimo bando Erasmus! Mi chiedevo se fossi riuscita a trovare delle soluzioni valide al tuo problema! Anche io, come te probabilmente, assumo Coumadin. Alla fine sei riuscita a partire? E come hai fatto per i prelievi all’estero? Ti ringrazio anticipatamente, in ogni caso 🙂
Ciao Nicole! Purtroppo non sono più partita. Mi sono resa conto che prima di trasferirmi in un altro posto avrei dovuto assicurarmi al 100% di avere un centro vicino a cui fare affidamento e anche dei costi del prelievo. Mi sono informata per l’UK/ Irlanda e credo si paghi sui 15 sterline (forse anche di più) e sarebbe troppo dispendioso per una persona che deve fare il prelievo ogni 15 gg. Questo non vuol dire che in futuro non possa fare altre esperienze all’estero. Con l’Erasmus devi scegliere bene le tue mete, spero che tu possa riuscirci.
salve. io ho un coagulometro da anni e quindi non pongo il problema. inoltre, non avendo mai ricevuto un piano terapeutico, mi regolo a vista. poi al rientro faccio una misurazione
Il coagulometro portatile (o point of care), è decisamente comodo per chi viaggia ed è risultato affidabile per la misurazione dell’INR, ma è necessario rimanere in contatto con il Centro TAO per la gestione della terapia. Prima dell’acquisto del coagulometro (che in Italia, purtroppo, è a carico del paziente) il Centro TAO deve valutare l’idoneità al suo utilizzo escludendo, ad esempio, la presenza di specifiche alterazioni coagulative che potrebbero alterare i risultati. Inoltre, per l’impiego del coagulometro è necessario un “addestramento” da parte del Centro che eseguirà anche controlli “in doppio” con il prelievo venoso per confermarne l’affidabilità. È inoltre necessario un periodico controllo “di qualità” dello strumento da effettuarsi sempre presso il Centro TAO.
Buongiorno, io lo uso da un paio di anni. Uso quello che hanno in farmacia, è affidabile devo dire, ogni tanto facciamo un match con il prelievo e devo dire che si avvicina al 99%. Va bene così. E’ costoso, ma l’investimento vale la pena, recuperi un po’ le vene nel tempo. Buona giornata.
Gentile Lettore, la ringraziamo per aver condiviso la sua esperienza. Tuttavia, ricordiamo, come detto sopra, che l’utilizzo del coagulometro va concordato con il Centro per la terapia anticoagulante e\o lo specialista che vi segue, sia per i controlli necessari che per la valutazione dell’idoneità al suo utilizzo, in quanto alcune patologie coagulative potrebbero essere incompatibili con l’impiego dello strumento.