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Nell’arcipelago circa l‘1% della popolazione è in terapia anticoagulante (soprattutto AVK). Nei policlinici sono usati i point-of-care per la misurazione dell’INR, in modo da poter aggiustare in tempo reale la posologia.

L’arcipelago maltese, situato nel mezzo del Mediterraneo, si compone di tre isole: Malta, Gozo e Comino. Ha una popolazione di 417.432 abitanti, secondo dati raccolti nell’ultimo censimento del 20111. Si stima che almeno l’1% della popolazione sia in terapia anticoagulante2, cioè più di 4.000 persone.

Gli antagonisti della vitamina K (warfarin) rappresentano la principale terapia anticoagulante orale. Sono gratuiti per i pazienti con fibrillazione atriale e per i portatori di protesi valvolari cardiache, mentre a carico dei pazienti per il tromboembolismo venoso (TEV), eccetto per il TEV paraneoplastico.

Il monitoraggio della terapia dicumarolica viene effettuato presso ambulatori dedicati presenti nell’ospedale principale (Mater Dei Hospital, a Malta) o nei diversi policlinici sparsi sulle isole maltesi (Malta e Gozo). Mentre per i pazienti afferenti a Mater Dei Hospital l’INR è monitorato in modo convenzionale (prelievo venoso, misurazione in laboratorio, conseguente aggiustamento posologico in tarda mattinata), per i pazienti afferenti ai policlinici vi è la possibilità di controllo dell’INR tramite “point-of-care”, con immediatezza del risultato e dell’aggiustamento posologico. Il monitoraggio dell’INR è gratuito per tutti i pazienti. Circa il 50% dei pazienti in terapia dicumarolica afferisce a Mater Dei Hospital ed il restante ai policlinici.

I nuovi anticoagulanti orali (NAO) sono gratuiti quando usati per la profilassi del TEV dopo chirurgia ortopedica, mentre per tutte le altre indicazioni sono a carico dei pazienti.
Inizialmente poco usati, sono recentemente in incremento sia nei pazienti con fibrillazione atriale, ma soprattutto nei pazienti con TEV. Infatti, poiché l’eparina a basso peso molecolare (enoxaparina) viene somministrata principalmente in regime ospedaliero fino al raggiungimento dell’INR in range terapeutico, i NAO hanno consentito la gestione domiciliare della trombosi venosa profonda in fase acuta.

Leggi anche “La gestione del paziente anticoagulato in Sudan”.

a cura di Nicoletta Riva e Alex Gatt, Associate Professor & Head of Department, Dept. of Pathology, Faculty of Medicine and Surgery, University of Malta



Bibliografia

  1. National Statistics Office, Malta. Census of population and housing 2011: Final report. 31 January 2014. Available from: https://nso.gov.mt/en/publicatons/Publications_by_Unit/Documents/01_Methodology_and_Research/Census2011_FinalReport.pdf [Accessed 16 December 2018].
  2. Zammit G, Farrugia R, Barbara C, Azzopardi L, Inglott AS, Adami MZ, et al. Anticoagulation services in Malta – an economic study comparing a central laboratory model vs. a point-of-care approach. Int J Lab Hematol. 2011;33(3):e7-8.