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L’inizio dell’anno è il momento dei buoni propositi e tra questi iniziare (o continuare) una regolare attività fisica è la promessa di tanti. E fanno bene! Infatti abbandonare la sedentarietà si traduce in una riduzione del rischio cardiovascolare.

A livello mondiale si stima che l’inattività fisica causi circa 3,2 milioni di morti all’anno. È noto che una regolare attività fisica diminuisca il rischio di morte per tutte le cause e la morte per patologie cardiovascolari, in particolare per le persone di mezza età. Fino ad ora si sapeva poco dei benefici effetti dell’esercizio fisico sul sistema cardiovascolare degli anziani. Uno studio pubblicato recentemente sul Journal of the American Geriatrics Association ha esaminato se una attività fisica regolare possa ridurre le morti per ogni causa e quelle per patologie cardiovascolari.
Per studiare questa associazione, i ricercatori hanno esaminato le informazioni fornite da 2,465 soggetti, uomini e donne con un’età compresa tra i 65 e i 74 anni, che hanno partecipato a uno studio nazionale finlandese tra il 1997 e il 2007.
Ai partecipanti era stato chiesto di rispondere a un questionario sul loro stile di vita. Le domande includevano se erano fumatori, se praticavano qualche forma di esercizio fisico e con quale frequenza. I ricercatori disponevano anche dei dati sul livello di scolarità, peso, altezza, pressione arteriosa e colesterolo dei partecipanti allo studio.
I soggetti in studio sono stati seguiti per un periodo complessivo di 11,8 anni annotando, attraverso i registri nazionali dei decessi e delle dimissioni ospedaliere, quale era l’incidenza degli eventi cardiovascolari, quanti dei partecipanti erano morti durante il periodo dello studio e per quali cause.
risultati dimostrano come un moderato (o alto) livello di attività fisica, sia associato a una significativa riduzione del rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari, di morte cardiovascolare e per tutte le cause.

In conclusione, l’attività fisica nella popolazione anziana riduce l’incidenza di malattie cardiovascolari, il rischio di mortalità totale e per eventi cardiovascolari. L’effetto protettivo è correlato alla frequenza e regolarità con cui viene praticata. I benefici effetti si spiegano verosimilmente con il controllo del sovrappeso, la stabilizzazione dei livelli di zucchero nel sangue, il controllo della pressione arteriosa e un migliore rapporto fra colesterolo buono e cattivo, che sono conseguenza diretta dell’attività fisica.

Bibliografia
Barengo NC et al. Leisure-Time Physical Activity Reduces Total and Cardiovascular Mortality and Cardiovascular Disease Incidence in Older Adults. J Am Geriatr Soc. 2016 Dec 26. doi: 10.1111/jgs.14694. [Epub ahead of print]

A cura di

Livia Gamondi

Redazione