Su questo portale si parla spesso del warfarin, ma forse non tutti conoscono la sua curiosa storia, che comincia all’inizio del secolo scorso nelle fattorie dell’America profonda…
e passa per un’università da cui prenderà le iniziali (la Wisconsin Alumni Research Foundation) e negli anni Cinquanta arriva sul comodino di un paziente d’eccezione: il presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower. Pochi anni prima di entrare alla Casa Bianca tuttavia il warfarin era… veleno per topi.
Ma andiamo con ordine.
Come racconta la rivista Nature in questa simpatica animazione, tutto ebbe inizio negli anni Venti del Novecento nel Midwest degli Stati Uniti, una zona ricca di fattorie. Gli allevatori vedevano le loro mandrie decimarsi a causa di una misteriosa malattia che provocava un’emorragia inarrestabile nei bovini. Fu individuata una componente nel foraggio (un tipo di trifoglio) che con la maturazione causava il disturbo, senza però riuscire a capire il perché. Qualche anno dopo, nel 1933, un allevatore, Ed Carlson, percorse 200 miglia per porre la questione a degli esperti: gli scienziati dell’università del Wisconsin. Sul suo furgoncino portò tutto ciò che ritenne utile: il foraggio, il sangue che non coagulava e, ovviamente, il corpo del reato (la carcassa di una mucca).
All’università si imbatté in Karl Link, un biochimico che però non gli fu di nessun aiuto, almeno nell’immediato.
Link, colpito dalla storia di Carlson, mise infatti il suo team al lavoro per trovare il responsabile chimico della morte delle mandrie degli allevatori del Midwest. Dopo sette anni, ecco la risposta: il dicumarolo, una molecola in grado di inibire la coagulazione del sangue. Nei primi anni una variante della molecola, che prenderà il nome di warfarin, sarà usata come topicida, sfruttando l’effetto collaterale del sanguinamento e e la particolare sensibilità dei roditori a questa sostanza.
Fu chiaro abbastanza presto che il warfarin poteva essere utile anche nell’uomo (il farmaco con il nome commerciale di Coumadin fu approvato nel 1954) per fluidificare il sangue, ma i medici erano restii a prescrivere un veleno per topi…
Uno sponsor inaspettato fu una delle persone più potenti del pianeta, Dwight Eisenhower. Nel 1955, il presidente degli Stati Uniti chiese di essere curato con il miglior farmaco in circolazione per la sua trombosi coronarica. E ricevette proprio il warfarin, che da quel momento divenne uno dei medicinali più prescritti a livello mondiale.