Le terapie odontoiatriche durante trattamento con anticoagulanti orali destano spesso grande preoccupazione per il timore di sanguinamenti incontrollati. Questa preoccupazione non è in realtà giustificata e la gran parte delle procedure odontoiatriche possono essere effettuate senza modificare il trattamento anticoagulante in corso.
In particolare, non richiedono alcuna variazione dell’anticoagulazione i trattamenti di detartrasi (cioè di rimozione del tartaro) e i trattamenti canalicolari. Per quanto riguarda le estrazioni dentarie, è necessario distinguere il tipo di estrazione. Infatti quando si tratta di estrazioni semplici, che riguardano un solo elemento dentario, si consiglia di non modificare la terapia in atto avendo tuttavia delle piccole attenzioni.
Per i pazienti in trattamento con farmaci antivitamina K è necessario avere valori di PT-INR inferiori a 2.7. Quindi è utile fare un prelievo di controllo nei giorni precedenti l’estrazione per modificare la terapia in modo da raggiungere i valori voluti. Nella gran parte dei casi non sarà necessario modificare lo schema abituale di trattamento o sarà sufficiente limitarsi a omettere la dose del giorno precedente l’estrazione. Il farmaco potrà poi essere ripreso regolarmente dalla sera stessa del giorno dell’estrazione. Questo consente di mantenere una buona protezione antitrombotica senza correre rischi emorragici, semplifica molto il trattamento e evita di ricorrere alla terapia iniettiva con eparina.
Per i pazienti in trattamento con anticoagulanti diretti di nuova generazione, si consiglia di non assumere il farmaco la mattina del giorno dell’estrazione. Il farmaco potrà essere assunto dopo che questa è stata effettuata, a meno di complicazioni avvenute al momento della procedura. L’uso per applicazione locale di farmaci antifibrinolitici può essere utile se il sanguinamento si protrae un po’ più a lungo. Questo può essere fatto direttamente dal dentista al momento della procedura e proseguito dal paziente ogni 4-6 ore per la prima giornata se necessario.
Solo in caso di estrazioni chirurgiche più complesse o estrazioni di più elementi dentari contemporaneamente, così come in caso di procedure di implantologia, è consigliato per i pazienti in trattamento con farmaci antivitamina K modificare il trattamento in modo da ottenere un valore di INR <1,8.
È molto importante che in ogni caso si osservino alcune norme generali che riducono il rischio di sanguinamento. A questo proposito, nei giorni precedenti l’estrazione sono utili sciacqui con collutori a base di clorexidina per ridurre l’infiammazione della gengiva. Inoltre dopo l’estrazione è importante assumere una dieta fredda nelle prime 24 ore ed eventualmente applicare ghiaccio sulla zona interessata.
Va infine ricordato che i pazienti che hanno malattie delle valvole cardiache o sono portatori di protesi valvolari cardiache meccaniche o biologiche, devono sempre fare la profilassi antibiotica assumendo due compresse di amoxicillina da 1 gr due ore prima di andare dal dentista. Tale buona pratica è necessaria per la prevenzione dell’endocardite batterica non va mai dimenticata, ed è raccomandata non solo per le estrazioni dentarie ma per qualunque procedura odontoiatrica.