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Quando non se ne abusa caffè, te e cioccolato fanno bene al cuore.

Lo dimostra uno studio californiano che ha analizzato 1.388 partecipanti selezionati in modo casuale dal database Cardiovascular Health Study. Sono state valutate le abitudini alimentari di base ed è stato eseguito un monitoraggio elettrocardiografico ambulatoriale.

Fra i partecipanti, 840 (il 61%) consumavano più di un prodotto contenente caffeina al giorno. I ricercatori non hanno trovato differenze nel numero di PAC (Contrazioni atriali premature) o PVC (Contrazioni vetricolari premature) collegabili ai livelli di consumo di caffè, te e cioccolato in questo gruppo, e contrazioni atriali premature nemmeno in chi sceglieva più di frequente questi prodotti c’era un’associazione con battiti cardiaci extra. Le PAC hanno dimostrato di provocare fibrillazione atriale, ictus e morte. Le PVC possono portare a un aumento dell’insufficienza cardiaca, a malattia coronarica, con conseguenze anche qui mortali.

Entrambe le anomalie sono state legate al consumo di caffeina attraverso studi e sperimentazioni, ma questi studi sono stati effettuati molti anni fa e non consideravano i disturbi in questione come obiettivo primario.  “Le raccomandazioni cliniche contro il consumo regolare di prodotti contenenti caffeina per prevenire disturbi del ritmo cardiaco dovrebbero essere riconsiderate, dato che potremmo aver scoraggiato senza motivo il consumo di alimenti come il cioccolato, il caffe’ e te che invece potrebbero avere benefici cardiovascolari”, ha sottolineato l’autore senior del lavoro, Gregory Marcus.

Bibliografia

Dixit S, Stein PK, Dewland TA, Dukes JW, Vittinghoff E, Heckbert SR, Marcus GM. Consumption of Caffeinated Products and Cardiac Ectopy. J Am Heart Assoc. 2016 Jan 26;5(1):e002503. doi: 10.1161/JAHA.115.002503. PMID: 26813889; PMCID: PMC4859368.