Da giugno 2020 l’AIFA ha dato la possibilità anche ai medici di medicina generale di occuparsi anche dei DOACs e degli AVK, ma solo per le persone affette da fibrillazione atriale non valvolare. Abbiamo parlato con un’angiologa delle conseguenze che questa decisione implica.
La Dr.ssa Lucia Angeloni è un’angiologa che afferisce all’AUSL di Bologna. L’abbiamo intervistata a proposito della Nota 97 con cui l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) rende possibile anche ai medici di medicina generale la prescrizione degli anticoagulanti orali diretti (DOACs) e degli antagonisti della vitamina K (AVK), che finora erano appannaggio solo degli specialisti. La dottoressa, che si occupa di medicina del territorio, si trova nella paradossale situazione per cui, pur essendo un’esperta di coagulazione, trombosi ed emostasi, non rientra nelle categorie che possono prescrivere queste classi di farmaci.
Inoltre, anche i medici di medicina generale hanno delle limitazioni: possono infatti occuparsi direttamente delle sole persone affette da fibrillazione atriale non valvolare. L’esperta nella videointervista ipotizza quale possa essere la ratio della Nota, che nasce per semplificare il rinnovo del piano terapeutico del paziente anticoagulato e per limitare gli accessi in ospedale. La Dr.ssa Angeloni ci racconta inoltre dei problemi che hanno avuto alcuni suoi pazienti in questi mesi.