Quando si parla di terapia anticoagulante ci si rivolge principalmente ad una popolazione di persone di età avanzata. Sappiamo che alcune patologie la cui incidenza aumenta con l’età come le malattie trombotiche in generale e la fibrillazione atriale, sono in gran parte appannaggio dei nonni.
Tuttavia, per parafrasare un noto film, la terapia anticoagulante “non è solo per vecchi”.
Sono molti infatti i giovani, a volte giovanissimi, che sviluppano episodi di tromboembolismo venoso per cui devono ricorrere a trattamenti anticoagulanti per lunghi periodi della loro vita. Si tratta di condizioni nelle quali c’è spesso un terreno di predisposizione congenita alle trombosi, sul quale intervengono condizioni intercorrenti come l’uso dei contraccettivi orali nelle giovani donne o i traumi e le immobilizzazioni che spesso capitano a chi fa sport.
Iniziare un trattamento anticoagulante per un giovane è complesso da accettare, perché l’idea di malattia è lontana nella mente di una persona giovane. Allo stesso modo è difficile sottoporsi a terapie che possono andare avanti per lunghi periodi e che condizionano la quotidianità. I trattamenti anticoagulanti si associano ad un aumento del rischio emorragico e, benché questo sia meno importante nel giovane rispetto ai soggetti più anziani, può porre alcune limitazioni alla vita di sempre. In particolare può essere percepito come un ostacolo a praticare lo sport che si ama. Tante sono le discipline sportive che non si associano ad aumentato rischio emorragico: il nuoto, il tennis, l’atletica, la palla a volo, il basket, solo per citarne alcune.
Molte delle perplessità su questo tema sono eccessive, la gran parte delle attività sportive può essere praticata senza alcuna limitazione. Fondazione Arianna Anticoagulazione ha coinvolto Agostino Abbagnale per raccontare la sua storia e sensibilizzare su questo tema. Nonostante la terapia anticoagulante che ha dovuto iniziare a 22 anni, il grande canottiere ha continuato a vincere campionati mondiali e 3 medaglie d’oro in tre diverse edizioni delle Olimpiadi 1988, 1996 e 2000. E ce lo ricorda con un video.