La malattia venosa è una condizione che può interessare le vene delle gambe determinando dolore, vene varicose, edema fino alla formazione di ulcere. Le vene varicose appaiono come vene gonfie e tortuose.
La malattia venosa compare quando il flusso di sangue non si dirige nella giusta direzione cioè dai piedi verso il cuore. Le vene contengono al loro interno delle valvole che aiutano il sangue a scorrere in un’unica direzione, aprendosi quando va verso il cuore e chiudendosi quando tende a ritornare verso la gamba.
La malattia venosa può comparire quando queste valvole non funzionano bene o sono danneggiate. In questo modo si determina un ristagno di sangue nella gamba soprattutto quando una persona rimane a lungo seduta o staziona in piedi senza camminare.
La malattia venosa può essere dovuta a varie cause: la formazione di un coagulo di sangue o un danno a carico della vena stessa, la gravidanza soprattutto se più d’una, un elevato peso corporeo. La malattia venosa può essere anche dovuta ad una predisposizione familiare.
Gli individui che soffrono di malattia venosa possono accusare sintomi come dolore e senso di tensione alle gambe, le vene possono presentarsi gonfie e tortuose oppure possono comparire sotto forma di una “ragnatela” di piccoli vasi superficiali. Il gonfiore alle gambe si manifesta soprattutto a fine giornata ma può essere presente sempre. La pelle può assumere un colore rosso-brunastro soprattutto intorno alla caviglia. Nelle fasi più avanzate e gravi della malattia possono comparire dolorose ulcerazioni delle cute intorno alla caviglia.
Se compaiono segni o sintomi di questo genere è opportuno consultare il proprio medico di famiglia che in base alla valutazione clinica potrà consigliare l’esecuzione un ecocolordoppler per una miglior definizione del quadro.
Il paziente può adottare di per se dei provvedimenti molto semplici con lo scopo di alleviare i disturbi come evitare di stare prolungatamente seduto o in piedi nella stessa posizione, cercare di camminare, mantenere le gambe sollevate per almeno 30 minuti per 3-4 volte al giorno, eseguire degli esercizi come sollevarsi sulle punte e appoggiare i piedi a terra ripetutamente per varie volte al giorno.
La pelle dovrebbe essere mantenuta ben idratata dopo aver chiesto consiglio al proprio medico o farmacista sul prodotto da usare.
Per il trattamento dei sintomi e del gonfiore possono essere indicate le calze elastiche o la compressione mediante bendaggi o gambali pneumatici che spremono il polpaccio facendo defluire il sangue.
Per quanto concerne i farmaci indicati per ridurre l’edema o migliorare lo stato delle pareti venose è necessario consultare il proprio medico o lo specialista per una corretta indicazione.
A cura di
Paolo Prandoni (Fondazione Arianna Anticoagulazione) e Sabina Villalta (Medicina Interna 1-U.O.S. Emostasi e Trombosi Ca’ Foncello Treviso).