Dosi intere o ridotte di DOAC per la prevenzione a lungo termine di recidive tromboemboliche in soggetti con TEV ad alto rischio?

Di | 8 Aprile 2025 | 1
Ultima modifica: 10 Aprile 2025

È sicuro passare ad un DOAC (anticoagulante orale diretto) a dose ridotta, dopo i primi sei mesi di terapia, in pazienti che devono continuare l’anticoagulante perché hanno condizioni (come la trombofilia severa, precedenti episodi di tromboembolismo venoso o la presenza di tumore) che li espongono ad un alto rischio di recidiva? Sono stati appena pubblicati due attesi studi, che hanno fornito importanti informazioni in pazienti genericamente ad alto rischio (RENOVE) o affetti da neoplasia (API-CAT).

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DOAC verso aspirina: rischio emorragico a confronto

Di | 19 Marzo 2025 | 0
Ultima modifica: 11 Aprile 2025

Una recente metanalisi ha confrontato dosi terapeutiche di anticoagulanti orali diretti (DOAC) ed aspirina (ASA), somministrati per diverse indicazioni (fibrillazione atriale, prevenzione secondaria ictus di incerta interpretazione e prevenzione a lungo termine del TEV) con risultati dalle importanti implicazioni cliniche. Vediamo perché.

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La nuova frontiera della gestione antitrombotica della fibrillazione atriale: la chiusura dell’auricola sinistra

Di | 23 Dicembre 2024 | 1
Ultima modifica: 26 Dicembre 2024

La procedura di chiusura dell’auricola sinistra per la prevenzione dello stroke nei soggetti fibrillanti si è arricchita nel corso del 2024 di numerose evidenze scientifiche che ne supportano l’impiego anche in assenza di controindicazione all’utilizzo di anticoagulanti. La prevenzione dell’ictus recidivante in corso di terapia anticoagulante, l’impiego in alternativa al trattamento farmacologico nei soggetti candidati all’ablazione, il tipo e la durata dell’anticoagulazione o antiaggregazione dopo la procedura, sono tra i temi affrontati dal prof. Paolo Prandoni in questo “compendio” della letteratura più recente.

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È necessaria la prevenzione del TEV dopo un trauma in bambini ad alto rischio?

Di | 28 Ottobre 2024 | 0
Ultima modifica: 31 Ottobre 2024

Se e quando sottoporre a profilassi farmacologica bambini con trauma è un dubbio che ancora non trova una risposta univoca. Infatti, in un recente studio prospettico che ha analizzato ragazzi ricoverati per trauma grave (l’85% in terapia intensiva), solo la metà è stata sottoposta a profilassi nonostante l’alto rischio tromboembolico. L’incidenza non trascurabile di eventi tromboembolici e la sicurezza della profilassi farmacologica in chi l’ha effettuata aprono nuovi scenari.

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Gestione della terapia anticoagulante negli anziani con fibrillazione atriale

Di | 26 Agosto 2024 | 0
Ultima modifica: 20 Gennaio 2025

Oltre due terzi delle persone in terapia anticoagulante orale per fibrillazione atriale ha più di 75 anni. Questi pazienti presentano un più elevato rischio di trombosi e di emorragia, rendendo indispensabile ottimizzare il trattamento anticoagulante. Ma come orientarsi nel "mare magnum" delle numerose recenti pubblicazioni? Il prof. Paolo Prandoni ci aiuta a fare chiarezza

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Novità nella terapia dell’ictus ischemico

Di | 4 Luglio 2024 | 0
Ultima modifica: 4 Luglio 2024

In un contesto clinico dominato dall’incertezza sulle misure più adeguate da adottare in caso di ictus ischemico con presentazione clinica severa in soggetti con occlusione trombotica della carotide interna o del tratto più prossimale della cerebrale media, si è assistito negli ultimi mesi ad una incalzante successione di contributi scientifici di alto livello, che hanno contribuito a fare chiarezza sul valore di provvedimenti capaci di migliorare lo scenario clinico e le attese prognostiche: mi riferisco alla trombolisi endovenosa ed alla trombectomia. I contributi ai quali faccio riferimento sono essenzialmente sei e sono stati tutti pubblicati in riviste di alto prestigio in un breve intervallo temporale.

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Attuali aspetti di terapia e prevenzione secondaria del tromboembolismo venoso in pazienti con neoplasie

Di | 24 Aprile 2024 | 0
Ultima modifica: 24 Aprile 2024

Vent’anni fa la dimostrazione che l’utilizzo di eparina a basso peso molecolare (EBPM) per il trattamento del tromboembolismo venoso in pazienti con neoplasia riduce del 50% il rischio di recidiva. In anni recenti la conferma che gli anticoagulanti orali diretti (DOACs) hanno un’efficacia paragonabile all’EBPM. Ma i DOACs sono tutti uguali? Una recente meta-analisi ha confrontato in modo indiretto l’efficacia e la sicurezza dei diversi DOACs con esiti interessanti. Inoltre, nel seguente articolo, sono discussi i risultati, appena pubblicati, dello studio EVE, che ha confrontato dosi intere e ridotte di apixaban per la prevenzione secondaria del TEV in soggetti neoplastici

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Si ringrazia la McMaster University
per la gentile concessione