Le donne in trattamento anticoagulante che assumono terapia ormonale non hanno un aumentato rischio di recidive di tromboembolismo venoso (TEV) rispetto a coloro che non ricevono terapia ormonale. Lo rivelano i risultati di una sottoanalisi delle coorti degli studi EINSTEIN relativi alla trombosi venosa profonda e all’embolia polmonare.
Le donne trattate con antagonisti della vitamina K (AVK) richiedono un adeguato metodo contraccettivo per prevenire la gravidanza ed evitare i gravi effetti tossici di questi farmaci sul feto. Non è noto però se l’uso della terapia ormonale, in particolare quella contenente estrogeni, si associ a recidiva di TEV durante la terapia anticoagulante. E’ comune pratica clinica sospendere la terapia ormonale quando durante l’assunzione di quest’ultima la paziente abbia un episodio di TEV.
Scopo dello studio è stato confrontare l’incidenza di recidive di TEV e di perdite mestruali, con e senza terapia ormonale, in donne anticoagulate con AVK o con l’anticoagulante orale diretto anti fattore-X attivato rivaroxaban per un episodio di TEV.
L’incidenza di TEV è risultata del 3,7% l’anno in chi assumeva terapia ormonale e del 4,7% l’anno in chi non assumeva terapia ormonale, con un HR aggiustato di 0,56 (95%CI 0,23-1,39). Il limite superiore dell’intervallo di confidenza al 95% esclude una differenza clinicamente importante di TEV ricorrente. L’HR aggiustato per le perdite mestruali si è attestato a 1,02 (95% CI 0,66-1,57).
I risultati sono rimasti veri sia per le donne in pre- sia in post-menopausa, così come per quante assumevano terapia ormonale contenente estrogeni e quelle trattate con terapia ormonale con solo progestinico.
Le donne che hanno ricevuto rivaroxaban, tuttavia, hanno fatto registrare un aumentato rischio di perdite mestruali rispetto a coloro che hanno ricevuto AVK (HR 2.13 95% CI, 1.57-2.89).
Gli autori raccomando un’accurata valutazione individuale delle pazienti, soppesando rischi e benefici di una terapia combinata, anticoagulante ed ormonale. Va inoltre considerato che donne con flussi mestruali abbondanti, magari già anemiche di base o portatrici di fibromi uterini, hanno un rischio aumentato di sanguinamento se assumono rivaroxaban. Risulta quindi importante correggere l’anemia ed eliminare cause locali di sanguinamento.
Bibliografia
Martinelli I, Lensing AW, Middeldorp S, Levi M, Beyer-Westendorf J, van Bellen B, Bounameaux H, Brighton TA, Cohen AT, Trajanovic M, Gebel M, Lam P, Wells PS, Prins MH. Recurrent venous thromboembolism and abnormal uterine bleeding with anticoagulant and hormone therapy use. Blood, 2015 Dec 22. [Epub ahead of print