PROFILASSI E TERAPIE

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Gestione della terapia anticoagulante nel paziente con fibrillazione atriale e cirrosi epatica

Di | 22 Maggio 2025 | 0
Ultima modifica: 25 Agosto 2025

La cirrosi epatica è un fattore di rischio indipendente per la fibrillazione atriale, che può arrivare ad interessare fino al 14% dei pazienti cirrotici. Se e come anticoagulare a lungo termine questi pazienti, ad aumentato rischio sia trombotico che emorragico, è un problema clinico che è stato discusso dalla dott.ssa Nicoletta Riva dell'Università di Malta al 9° Convegno di Fondazione Arianna Anticoagulazione. Il video dell'intervento è disponibile su anticoagulazione.it.

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Inibire il FXI della coagulazione con farmaci specifici potrebbe essere la soluzione per limitare gli eventi emorragici del paziente anticoagulato

Di | 28 Gennaio 2025 | 0
Ultima modifica: 30 Gennaio 2025

L’ atteso studio AZALEA-TIMI 71, appena pubblicato sul New England Journal of Medicine (NEJM), ha dato risultati molto promettenti riguardo la sicurezza dell’inibitore del fattore XI della coagulazione Abelacimab, confrontato con Rivaroxaban, in pazienti con fibrillazione atriale a rischio di ictus medio-elevato (1). Le caratteristiche del FXI lo hanno candidato ad essere un “bersaglio” ottimale per gli anticoagulanti di nuova generazione. Vediamo perché.

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Un problema di dose?

Di | 7 Maggio 2025 | 0
Ultima modifica: 8 Maggio 2025

È tempo per una nuova definizione di “dose appropriata” di DOAC nella fibrillazione atriale? È quello che ha discusso, alla luce delle recenti evidenze, Daniela Poli, past-president FCSA , al 9° Convegno di Fondazione Arianna Anticoagulazione. Infatti, a fronte di circa un 40% di utilizzo di “dose inappropriatamente bassa”, emerso dai diversi registri italiani ed internazionali, l’incidenza di eventi ischemici non si è rivelata più elevata di quanto osservato con dosi appropriate. Che i clinici riescano ad individuare meglio, rispetto alle indicazioni che derivano dai trials, i pazienti che si avvantaggiano di dosi ridotte?

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Profilassi del tromboembolismo venoso: i risultati dell’indagine di anticoagulazione.it

Di | 19 Novembre 2024 | 0
Ultima modifica: 8 Gennaio 2025

In alcune situazioni ad elevato rischio può essere necessario effettuare una prevenzione farmacologica del tromboembolismo venoso con medicinali che possono presentare difficoltà di somministrazione per i pazienti/caregivers o di prescrizione per i clinici. Al fine di esplorare gli ambiti di miglioramento e fornire informazioni utili, anticoagulazione.it ha condotto un'indagine (survey) per individuare i principali problemi legati alla profilassi con eparina a basso peso molecolare.

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TEV ad alto rischio di recidiva: le dosi ridotte di DOAC per la prevenzione secondaria sono utilizzate nella pratica clinica, ma con quali esiti?

Di | 20 Agosto 2025 | 0
Ultima modifica: 21 Agosto 2025

Secondo una analisi del registro osservazionale START2 di Fondazione Arianna Anticoagulazione, appena pubblicata sul Journal of Trombosis and Haemostasis, pazienti ad alto rischio di ricorrenza di tromboembolismo venoso (TEV) con una storia di TEV non provocato recidivante e\o con trombofilia severa, trattati a lungo termine (dopo il primo periodo di trattamento con dosi standard per un episodio acuto) con dosi ridotte di anticoagulanti orali diretti (DOAC), hanno mostrato un basso rischio sia di nuovi episodi di TEV che di sanguinamento (1).

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Emorragie in corso di anticoagulanti orali: cosa succede in PS? Lo studio Galeno

Di | 3 Settembre 2025 | 4
Ultima modifica: 4 Settembre 2025

Un recente studio osservazionale italiano ha documentato come il 60% dei pazienti in terapia con anticoagulanti orali anti-vitamina K che si recano in PS per emorragia severa non riceva alcun trattamento per ripristinare l’assetto coagulativo. Estremamente eterogenea anche la gestione dei pazienti in trattamento con anticoagulanti orali diretti, che solo raramente ricevono interventi di reversal del farmaco anticoagulante.

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Tromboembolismo venoso in età pediatrica: le nuove linee guida ASH/ISTH

Di | 21 Giugno 2025 | 0
Ultima modifica: 30 Giugno 2025

È stato appena pubblicato l’aggiornamento delle linee guida ASH/ISTH sul trattamento del tromboembolismo venoso (TEV) nei bambini (1). Raccomandazioni importanti includono il ruolo degli anticoagulati orali diretti (DOAC) nel trattamento del TEV pediatrico. Il documento ha inoltre il pregio di fornire algoritmi per la scelta dell’anticoagulante più adeguato, normogrammi per la gestione della terapia con eparina e con warfarin e schemi posologici per l’utilizzo di rivaroxaban e dabigatran nell’età pediatrica.

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Si ringrazia la McMaster University
per la gentile concessione