Ultime notizie

Ruolo chiave della spike nel danno ai vasi sanguigni implicato nelle conseguenze a breve e lungo termine del COVID-19

Di | 22 Gennaio 2025 | 0
Ultima modifica: 23 Gennaio 2025

Se nel 2021 iniziavano a comparire i primi lavori scientifici che evidenziavano un possibile ruolo della proteina spike del SARS-CoV-2 nelle complicanze cardiovascolari del COVID-19, nei successivi tre anni numerosi studi, alcuni dei quali, forse tra i più illuminanti, ad opera del prestigioso gruppo Italiano dell’Istituto Mario Negri, hanno confermato come la proteina spike possa essere tra i principali attori di quella infiammazione dello strato più interno dei vasi sanguigni (endotelio) nota come “endotelite”, alla base di molte delle complicanze del COVID-19, sia in fase acuta che a lungo termine (long-COVID o post-COVID) (1). Un recente studio coordinato dai ricercatori dell’Università di Berna ha documentato in vitro gli effetti persistenti della spike sull’endotelio, contribuendo a fornire elementi per individuare trattamenti efficaci (2).

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Così non va
Opinioni sul TEV a cura di Paolo Prandoni

È necessaria la prevenzione del TEV dopo un trauma in bambini ad alto rischio?

Di | 28 Ottobre 2024 | 0
Ultima modifica: 31 Ottobre 2024

Se e quando sottoporre a profilassi farmacologica bambini con trauma è un dubbio che ancora non trova una risposta univoca. Infatti, in un recente studio prospettico che ha analizzato ragazzi ricoverati per trauma grave (l’85% in terapia intensiva), solo la metà è stata sottoposta a profilassi nonostante l’alto rischio tromboembolico. L’incidenza non trascurabile di eventi tromboembolici e la sicurezza della profilassi farmacologica in chi l’ha effettuata aprono nuovi scenari.

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TEV e gravidanza

Gravidanza e sindrome da anticorpi antifosfolipidi: quello che il clinico deve sapere-Intervista alla prof.ssa Elvira Grandone

Di | 18 Dicembre 2024 | 0
Ultima modifica: 20 Dicembre 2024

Una grave complicanza della gravidanza può nascondere una sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS) il cui riconoscimento e trattamento è di fondamentale importanza per evitare eventi successivi. Quando il clinico deve pensarci? Quali sono i test da richiedere per la diagnosi? Quali le terapie consolidate e quali e attuali sfide per la ricerca? Lo spiega la Prof.ssa Elvira Grandone dell'Università di Foggia, responsabile dell’Unità di Emostasi e Trombosi dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza. 

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Vivere con l'anticoagulante

Un fulmine a ciel sereno

Di | 18 Luglio 2024 | 0
Ultima modifica: 18 Luglio 2024

L’ischemia cerebrale in corso di sindrome da anticorpi antifosfolipidi può colpire persone giovani e senza altre malattie, perciò più portate a sottovalutarne i sintomi. Ma non Raffaella, che ci ha raccontato la sua storia.

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