PATOLOGIE » TROMBOEMBOLISMO VENOSO

Trombosi venose profonde distali isolate: quando sono più a rischio di recidiva dopo la sospensione della terapia

Presentata al recente Congresso 2024 di Bangkok una post-hoc analisi dello studio RIDTS. Ad un follow up di due anni dopo la sospensione della terapia, il 15% dei pazienti trattati per trombosi venosa profonda (TVP) distale isolata ha avuto un nuovo episodio. Nella maggioranza dei casi (75%) la recidiva era di nuovo una distale isolata ma nel 15% era una trombosi venosa profonda prossimale e nel 10% un’embolia polmonare. La natura dell’evento (non provocato), la breve durata della terapia per la TVP distale (6 settimane) e la presenza di diabete sono risultatati i principali fattori di rischio associati alla recidiva.

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Embolia polmonare: quali accertamenti eseguire al follow up?

Quando si tratta di rivalutare una paziente con embolia polmonare dopo i primi 3-6 mesi di terapia anticoagulante, molti clinici richiedono una angio tomografia computerizzata (TC) di controllo. È razionale? Il dott. Raffaele Pesavento, che ha dedicato una buona parte della sua intensa attività di ricercatore a questa domanda (e alla relativa risposta), ha discusso le implicazioni pratiche dei più recenti studi clinici durante l’8° Convegno di Fondazione Arianna Anticoagulazione e Anticoagulazione.it.

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Embolia polmonare: cosa fare dopo i primi sei mesi di terapia?

Quali esami effettuare dopo i primi 3 o 6 mesi di terapia in chi ha avuto un episodio di embolia polmonare? È utile l’angio TC di controllo? Chi è candidato a proseguire la terapia anticoagulante? In chi sospettare lo sviluppo di ipertensione polmonare cronica post embolica e come procedere? Se ne è discusso durante la seconda parte della tavola rotonda condotta dalla prof.ssa Cecilia Becattini all 8° Convegno di Fondazione Arianna Anticoagulazione.

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