Rinvio nota 101
Di Redazione | 17 Luglio 2024 | 0
Ultima modifica: 11 Ottobre 2024
Sono state rinviate al 6 ottobre 2024 le decisioni in merito all'applicazione della nota AIFA 101 relativa alla prescrizione dei farmaci anticoagulanti orali.
Anticoagulanti orali per il tromboembolismo venoso: luci e ombre della Nota AIFA101
Di Stefania Cavazza | 8 Febbraio 2024 | 0
Ultima modifica: 16 Aprile 2024
Con l’applicazione della nota AIFA 101, pubblicata in Gazzetta Ufficiale ad ottobre scorso ma attualmente sospesa fino al 4 aprile 2024, gli anticoagulanti orali diretti (DOAC) diventeranno prescrivibili da parte dei medici non specialisti anche per il tromboembolismo venoso (trombosi venosa profonda ed embolia polmonare), analogamente a quanto già avviene per la fibrillazione atriale. La nota prevede un piano terapeutico per la prescrizione dei farmaci anticoagulanti orali (anche anti-vitamina K) nel contesto clinico del tromboembolismo venoso e contiene una serie di indicazioni per guidare la prescrizione. Il documento ha suscitato notevoli preoccupazioni da parte di ben otto società scientifiche (SISET, FCSA, SIAPAV, SIMI, FADOI, SIE, SIC, ANMCO) che hanno inviato congiuntamente una lettera all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ancora in attesa di risposta. Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Daniela Poli, presidente FCSA e con il prof. Valerio De Stefano, presidente SISET.
Pazienti anticoagulati: meno Centri e più territorio (che non c’è)
Di Stefania Cavazza | 28 Marzo 2024 | 0
Ultima modifica: 28 Marzo 2024
Durante la seconda giornata dell’8° Convegno di Fondazione Arianna Anticoagulazione un intenso dialogo tra Istituzioni, Società Scientifiche e associazioni di pazienti ha messo in luce le attuali criticità legate alla gestione dei pazienti in terapia anticoagulante, dalla chiusura di centri che se ne occupano alla scarsa integrazione tra ospedale e territorio. L’intervento di Nicola Magrini, ex direttore di AIFA, di Valerio De Stefano presidente di SISET (Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi), di numerose rappresentanze di FCSA (Federazione dei Centri per la diagnosi della Trombosi e la Sorveglianze delle terapie Antitrombotiche) ed A.I.P.A (Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati), ha consentito di delineare linee di intervento comuni a beneficio dei pazienti che necessitano di trattamenti anticoagulanti.
8° Convegno Fondazione Arianna Anticoagulazione e Anticoagulazione.it – Bologna, 14-15 Marzo 2024
Di Redazione | 10 Novembre 2023 | 0
Ultima modifica: 5 Agosto 2024
In Italia, oltre due milioni di persone sono in trattamento cronico con farmaci anticoagulanti, il 70% dei quali con anticoagulanti orali diretti (DOACs). Con l’introduzione delle recenti normative, la gestione del paziente che assume DOACs, riguarda in modo sempre più pressante il medico di medicina generale che deve interrogarsi anche su follow up e durata del trattamento. Al contempo la gestione dei “vecchi” anticoagulanti, come le eparine a basso peso molecolare (EBPM) che continuano ad essere di larghissimo utilizzo nel contesto ospedaliero, rimane complessa perché complesso è il paziente ospedalizzato che ne necessita, spesso affetto da neoplasia o comunque ad alto rischio emorragico.
Fibrillazione atriale: nei grandi anziani è sempre indicato anticoagulare?
Di Sophie Testa | 10 Luglio 2025 | 0
Ultima modifica: 10 Luglio 2025
La domanda è quella che si pongono gli autori di una recente review pubblicata sul British Medical Journal, i quali riassumono le considerazioni di una comunità scientifica che sempre più spesso inizia a mettere in discussione il “dogma” dell’anticoagulazione “per sempre” nella persona anziana affetta da fibrillazione atriale, ma anche quello del “one size fits all” che ha dominato l’utilizzo degli anticoagulanti orali diretti (DOAC) dalla loro immissione in commercio (1).
Trombosi venosa cerebrale e DOAC: lo studio DOAC-CVT
Di Stefania Cavazza | 19 Marzo 2025 | 0
Ultima modifica: 11 Aprile 2025
Sono stati pubblicati su Lancet Neurology i risultati dello studio DOAC-CVT, uno studio internazionale prospettico osservazionale che ha valutato l’efficacia e la sicurezza degli anticoagulanti orali diretti (DOAC) a confronto con gli antagonisti della vitamina K (AVK) in soggetti con trombosi venosa cerebrale (1). Un ulteriore tassello a supporto dell’utilizzo dei DOAC in questa delicata categoria di pazienti.
Ruolo chiave della spike nel danno ai vasi sanguigni implicato nelle conseguenze a breve e lungo termine del COVID-19
Di Stefania Cavazza | 22 Gennaio 2025 | 0
Ultima modifica: 23 Gennaio 2025
Se nel 2021 iniziavano a comparire i primi lavori scientifici che evidenziavano un possibile ruolo della proteina spike del SARS-CoV-2 nelle complicanze cardiovascolari del COVID-19, nei successivi tre anni numerosi studi, alcuni dei quali, forse tra i più illuminanti, ad opera del prestigioso gruppo Italiano dell’Istituto Mario Negri, hanno confermato come la proteina spike possa essere tra i principali attori di quella infiammazione dello strato più interno dei vasi sanguigni (endotelio) nota come “endotelite”, alla base di molte delle complicanze del COVID-19, sia in fase acuta che a lungo termine (long-COVID o post-COVID) (1). Un recente studio coordinato dai ricercatori dell’Università di Berna ha documentato in vitro gli effetti persistenti della spike sull’endotelio, contribuendo a fornire elementi per individuare trattamenti efficaci (2).
Riservato ai PROFESSIONISTI
Idrossiclorochina per prevenire le complicanze ostetriche della sindrome da anticorpi antifosfolipidi?
Di Stefania Cavazza | 17 Luglio 2024 | 0
Ultima modifica: 18 Luglio 2024
I risultati positivi di una meta-analisi degli studi sull’utilizzo di idrossiclorochina per prevenire le gravi complicanze della gravidanza che possono verificarsi nella sindrome da anticorpi antifosfolipidi ad alto rischio sono stati presentati al Congresso dell’ISTH2024 a Bangkok. Nonostante i limiti del lavoro, che ha coinvolto solo studi osservazionali, la ricerca fornisce importanti spunti di approfondimento.