Quattro fattori della coagulazione possono contribuire alla suscettibilità all’emicrania con aura, che espone a un rischio più alto di ictus e altre malattie cardiovascolari.
Secondo un recente studio è stato dimostrato che l’emicrania con aura (MA) potrebbe essere legata ai valori di quattro fattori di coagulazione che porterebbero a una maggiore suscettibilità alla patologia. Questo sottotipo di emicrania non è ancora ben compreso, chi lo sperimenta spesso riscontra disturbi sensori (come fotofobia, disturbi del visus, fonofobia, forte sensibilità agli odori) prima e durante l’emicrania vera e propria.
Chi soffre di MA ha anche un rischio maggiore di ictus e malattie cardiovascolari, anche se finora le cause di questa correlazione non sono state chiarite.
Adesso un nuovo studio ha utilizzato una tecnica di analisi genetica chiamata randomizzazione mendeliana per esaminare 12 fattori di coagulazione, scoprendo che quattro sono associati con la suscettibilità all’emicrania. Queste associazioni non sono invece state osservate in chi ha altri tipi di emicrania.
In particolare, i ricercatori hanno trovato livelli geneticamente aumentati di tre fattori di coagulazione del sangue: fattore VIII, fattore von Willebrand e fosforilato fibrinopeptide A, mentre hanno osservato livelli geneticamente diminuiti di fibrinogeno, una proteina importante nelle ultime fasi del processo di coagulazione del sangue. Tutti questi valori risultavano associati, in parte, con la suscettibilità a emicrania con aura.
Nel lavoro sono stati analizzati dati anche su una popolazione più giovane (il primo episodio può avvenire durante l’infanzia o l’adolescenza), mentre i precedenti studi si erano concentrati su una popolazione più adulta. Ora si dovrà capire se le associazioni causali implicate dalla genetica possono essere osservate anche nella pratica clinica.
Bibliografia
Yanjun Guo et al. Association Between Hemostatic Profile and Migraine. A Mendelian Randomization Analysis. Neurology 2021; (96) 20doi: 10.1212/WNL.0000000000011931