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Uno studio dell’Università di Leiden ha fornito ulteriori dati a supporto di un aumento del rischio di ictus ischemico nelle donne affette da emicrania che assumono terapia estroprogestinica.

In età giovane-adulta (ma prima della menopausa) le donne sono colpite da ictus ischemico più spesso degli uomini (1,2). Ciò suggerisce il possibile ruolo di fattori di rischio diversi, al di là di quelli classici cardiovascolari (ipertensione, diabete, dislipidemia, fumo, obesità).

Studi recenti hanno documentato come l’emicrania, che affligge il 33% delle donne e solo l’8% degli uomini, costituisca un fattore di rischio per ictus ischemico, in particolare nelle donne sotto i 45 anni ed in presenza di aura, anche se, fortunatamente, considerato da solo, è un fattore di rischio debole (OR 2.16 95%CI 1.53-3.03;)(3). Ma cosa succede se aggiungiamo un altro elemento come l’assunzione della pillola estroprogestinica, a sua volta associata allo sviluppo di ictus ischemico (sebbene in modo differente, in base al contenuto di estroprogestinico)(4)?

Lo studio caso-controllo del gruppo di ricerca dell’Università di Leiden, presentato dal prof. Hine van OS al recente Congresso ISTH2023 di Montreal (dati non ancora pubblicati), e riguardante 617 pazienti con stroke ischemico e 6170 controlli, ha fornito dati che supportano le limitate evidenze disponibili (5), documentando un  aumento del rischio di ictus ischemico di sei volte nelle donne affette da emicrania che assumono terapia estroprogestinica rispetto a chi non presenta nessuna di queste due condizioni(OR 6.83, 95% CI 3.95-11.7). Tale rischio arrivava ad essere di trenta volte maggiore se queste donne erano anche fumatrici (OR 30.2, 95% CI 4.22-61.0). Nonostante, non sia stato specificato il tipo di terapia estroprogestinica assunto dalle donne considerate nello studio (verosimilmente eterogeneo) dati precedenti indicano un rischio non trascurabile anche per bassi dosaggi di estrogeno(5).

I ricercatori hanno anche valutato tramite meta-analisi, i risultati del proprio lavoro e di studi analoghi, confermando l’aumento del rischio di stroke in caso di emicrania e concomitante assunzione di estroprogestinico (OR 4.44, 95%CI 2.40-8.21), anche nel sottogruppo che assumeva preparati contenti estrogeni a basso dosaggio  (meno di 50µg) (OR 3.73 96%CI 1.86-7.49).

Pertanto, questi dati, sebbene in attesa di pubblicazione, sembrano supportare ulteriormente l’indicazione, già presente in alcuni documenti di consenso (European Headache Federation, European Society of Contraception and Reproductive Health), di evitare l’assunzione della terapia estroprogestinica nelle donne affette da emicrania, in particolare se con aurea od in presenza di altri fattori di rischio cardiovascolare(5).

 Bibliografia

  1. Reeves MJ, Bushnell CD, Howard G, Gargano JW, Duncan PW, Lynch G, Khatiwoda A, Lisabeth L. Sex differences in stroke: epidemiology, clinical presentation, medical care, and outcomes. Lancet Neurol. 2008 Oct;7(10):915-26. doi: 10.1016/S1474-4422(08)70193-5. Epub 2008 Aug 21. PMID: 18722812; PMCID: PMC2665267.
  2. Leppert MH, Ho PM, Burke J, et al. Young Women Had More Strokes Than Young Men in a Large, United States Claims Sample. Stroke. 2020;51(11):3352-3355. doi:10.1161/STROKEAHA.120.030803
  3. Schürks M, Rist PM, Bigal ME, Buring JE, Lipton RB, Kurth T. Migraine and cardiovascular disease: systematic review and meta-analysis. BMJ. 2009;339:b3914. Published 2009 Oct 27. doi:10.1136/bmj.b3914
  4. Lidegaard Ø, Løkkegaard E, Jensen A, Skovlund CW, Keiding N. Thrombotic stroke and myocardial infarction with hormonal contraception. N Engl J Med. 2012;366(24):2257-2266. doi:10.1056/NEJMoa1111840
  5. Hormonal contraceptives and risk of ischemic stroke in women with migraine: a consensus statement from the European Headache Federation (EHF) and the European Society of Contraception and Reproductive Health (ESC) . Sacco et al. The Journal of Headache and Pain (2017) 18:108