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Presentate le indicazioni per gestire al meglio, dal punto di vista dell’anticoagulazione, una persona sottoposta a intervento. Nella profilassi farmacologica non è stata espressa una forte raccomandazione a preferire una determinata classe di farmaci.

Lunedì 9 dicembre, durante il congresso della Società Americana di Ematologia, sono state presentate le linee guida ASH sulla profilassi antitrombotica nel paziente chirurgico ospedalizzato.

Questo capitolo si inserisce nel progetto di ampio respiro a copertura triennale sulle linee guida del tromboembolismo venoso (TEV) promosso dall’ASH (www.hematology.org/vte). Già nel 2018 erano stati presentati 6 capitoli (profilassi nel paziente medico, diagnosi del TEV, gravidanza e TEV, ottimizzazione della terapia anticoagulante, piastrinopenia indotta da eparina, TEV nel paziente pediatrico) mentre il 2020 vedrà la conclusione dell’opere con le ultime 3 linee guida (trattamento del TEV, trombosi associata a cancro, trombofilia).

Le raccomandazioni discusse nella sessione sono state:

  • nei pazienti sottoposti a chirurgia maggiore ad alto rischio emorragico vi è la controindicazione alla profilassi farmacologica, mentre è fortemente raccomandata la profilassi meccanica
  • non viene indicato il posizionamento di filtri cavali
  • nei pazienti sottoposti a chirurgia maggiore che ricevono profilassi farmacologica viene comunque raccomandata anche la concomitante profilassi meccanica
  • nei pazienti sottoposti a chirurgia maggiore viene consigliata una profilassi farmacologica estesa (almeno 3 settimane) rispetto ad una profilassi a breve termine (10-14 giorni)
  • non viene consigliata la profilassi antitrombotica in determinati contesti chirurgici:
    • interventi neurochirurgici
    • prostatectomia o TURP
    • colecistectomia laparoscopica

Questa raccomandazione deriva dal fatto che in tali contesti il rischio emorragico supera di gran lunga il rischio trombotico che comunque risulta inferiore ad altre tipologie di intervento.
Per quanto riguarda la tipologia di anticoagulanti da utilizzare nella profilassi farmacologica, non è stata espressa una forte e netta raccomandazione a preferire una determinata classe di farmaci. È stata invece sottolineata la necessità di avere ampi studi randomizzati che testino i vari anticoagulanti orali diretti (DOAC) nell’ambito dei multipli contesti chirurgici moderni (al momento i dati sono limitati alla profilassi negli interventi di protesi d’anca e di ginocchio).

Anche la sessione dei poster ha presentato alcuni spunti di interesse clinico. In particolare:

  • sono state riportate varie esperienze di analisi dell’utilizzo dei DOAC nei pazienti obesi con profilo di sicurezza positivo (poster 116624393675)
  • indicazioni sulla sicurezza dei DOAC in pazienti con tumore cerebrale primitivo o metastatico (esperienza monocentrica retrospettiva su 130 pazienti – poster 1160)
  • una casistica monocentrica retrospettiva dell’Università di Montreal su 472 pazienti ha dimostrato come la terapia anticoagulante rappresenti un fattore che ritarda in maniera statisticamente significativa il ricorso alla chirurgia nei pazienti ricoverati d’urgenza per frattura d’anca (dove invece l’esecuzione entro 48 ore dell’intervento è associata a un minor tasso di mortalità e complicanze). Emerge quindi la necessità di un corretta e rapida gestione della terapia anticoagulante in questa categoria di pazienti (poster 2445).
  • uno studio francese ha esplorato il vissuto di 23 pazienti con trombosi associata a cancro. Attraverso le loro interviste emerge come sia necessaria una maggiore informazione e condivisione sulle caratteristiche e i rischi della trombosi correlata al cancro e anche sulla gestione della terapia anticoagulante al fine di migliorarne l’adesione e l’efficacia. Gli autori inoltre sottolineano come tale problematica risulti ancor più importante dato l’utilizzo sempre più esteso dei DOAC nelle trombosi associate a cancro. (poster 3684)

A cura di

Giuseppe Carli

Centro Malattie Emorragiche e Trombotiche (CMET), U.O.C. Ematologia, Ospedale San Bortolo, Vicenza