Protesi valvolari cardiache meccaniche: perché si usa il warfarin e non i DOAC
Di Vittorio Pengo | 16 Ottobre 2024 | 6
Ultima modifica: 17 Ottobre 2024
Nonostante il diffuso utilizzo degli anticoagulanti orali diretti (DOAC) per molte indicazioni cliniche, nel caso delle protesi cardiache valvolari meccaniche il pilastro della terapia anticoagulante rimane il trattamento con farmaci anti-vitamina K (AVK), come il warfarin. Il diverso meccanismo con cui si forma il trombo in presenza di materiale protesico, che coinvolge fattori della coagulazione inibiti dagli AVK (ma non dai DOAC), può essere alla base della maggiora efficacia del warfarin evidenziata negli studi clinici.
13 ottobre: Giornata Mondiale della Trombosi
Di Stefania Cavazza | 7 Ottobre 2024 | 0
Ultima modifica: 11 Ottobre 2024
La Giornata Mondiale della Trombosi (World Thrombosis Day o WTD), voluta dalla Società Internazionale di Emostasi e Trombosi (ISTH), riunisce l’impegno di oltre 5000 organizzazioni come Fondazione Arianna Anticoagulazione, appartenenti a123 paesi diversi, per arrivare ad eliminare le ancora troppo frequenti morti e disabilità evitabili dovute alla trombosi. Eventi che sarebbero prevenibili con una maggiore consapevolezza dei fattori di rischio, delle strategie di prevenzione e dei sintomi che richiedono immediata attenzione medica.
Trombosi venosa associata a cancro: epidemiologia e attuali indicazioni delle linee guida
Di Redazione | 25 Settembre 2024 | 0
Ultima modifica: 12 Ottobre 2024
Si parla di trombosi associata al cancro (CAT) quando il tromboembolismo venoso (trombosi venosa profonda in qualsiasi sede ed embolia polmonare) si verifica in un paziente con neoplasia attiva. E’ più frequente nei primi sei mesi dopo la diagnosi di tumore o durante un trattamento antitumorale (1).
Livelli plasmatici di DOAC in pazienti in terapia con dosi ridotte: cosa dice lo studio MAS
Di Stefania Cavazza | 12 Settembre 2024 | 1
Ultima modifica: 16 Settembre 2024
Una sub analisi dello studio MAS, appena pubblicata sull’International Journal of Cardiology, ha evidenziato come dosi ridotte di anticoagulanti orali diretti (DOAC) non siano sufficienti ad evitare livelli plasmatici di farmaco eccessivamente elevati o ridotti. Nello studio, i pazienti con fibrillazione atriale non valvolare in terapia con dosi ridotte hanno avuto la maggiore incidenza di eventi emorragici o trombotici (1).