A 26 mesi dall’introduzione del documento AIFA crescono i volumi degli anticoagulanti orali diretti consumati in Italia, così come la spesa sanitaria.
A poco più di due anni dall’introduzione della Nota 97 con cui l’AIFA autorizza anche i medici di medicina generale a prescrivere gli anticoagulanti orali diretti ai pazienti con fibrillazione atriale, l’Agenzia italiana del farmaco ha registrato un +20,2% dei soggetti trattati rispetto allo stesso periodo precedente l’introduzione della Nota. Cresce anche la spesa a carico del Servizio sanitario nazionale, che fa registrare un +16,3%.
Con il documento si sono introdotti percorsi diversi per persone con patologie differenti che hanno necessità della stessa classe di farmaci: chi ha una trombosi, per esempio, deve passare necessariamente dallo specialista per il rinnovo del piano terapeutico. Questo può creare qualche confusione e difficoltà nei pazienti, come avevamo spiegato in questo articolo.