Intervista a Marco Mordente: come ho affrontato l’embolia polmonare

Intervista a Marco Mordente, ex capitano della nazionale di pallacanestro italiana, che a gennaio 2023 ha avuto un episodio di embolia polmonare, una patologia tanto pericolosa quanto subdola perché può insorgere con sintomi “sfumati”, soprattutto in persone giovani ed allenate. Il suo racconto ci aiuta a mettere in luce alcuni aspetti della patologia e, soprattutto, a capire come trasformare l’esperienza di malattia in una risorsa.

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L’embolia polmonare

Si parla di embolia polmonare quando un coagulo di sangue (trombo), generalmente (ma non sempre) a partenza dalle vene degli arti inferiori, occlude una arteria polmonare. È una patologia seria e potenzialmente fatale che, pertanto, va prontamente riconosciuta e trattata.

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Embolia polmonare: quali accertamenti eseguire al follow up?

Quando si tratta di rivalutare una paziente con embolia polmonare dopo i primi 3-6 mesi di terapia anticoagulante, molti clinici richiedono una angio tomografia computerizzata (TC) di controllo. È razionale? Il dott. Raffaele Pesavento, che ha dedicato una buona parte della sua intensa attività di ricercatore a questa domanda (e alla relativa risposta), ha discusso le implicazioni pratiche dei più recenti studi clinici durante l’8° Convegno di Fondazione Arianna Anticoagulazione e Anticoagulazione.it.

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Novità dallo studio START

Si arricchisce di novità, presentate all’8° Convegno di Fondazione Arianna Anticoagulazione, lo studio START (Survey on anticoagulated pAtients RegisTer), che oggi si avvale della partecipazione di 134 centri clinici italiani e della collaborazione con diverse società scientifiche (FCSA, SISET, SIAPAV).

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Pazienti anticoagulati: meno Centri e più territorio (che non c’è)

Durante la seconda giornata dell’8° Convegno di Fondazione Arianna Anticoagulazione un intenso dialogo tra Istituzioni, Società Scientifiche e associazioni di pazienti ha messo in luce le attuali criticità legate alla gestione dei pazienti in terapia anticoagulante, dalla chiusura di centri che se ne occupano alla scarsa integrazione tra ospedale e territorio. L’intervento di Nicola Magrini, ex direttore di AIFA, di Valerio De Stefano presidente di SISET (Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi), di numerose rappresentanze di FCSA (Federazione dei Centri per la diagnosi della Trombosi e la Sorveglianze delle terapie Antitrombotiche) ed A.I.P.A (Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati), ha consentito di delineare linee di intervento comuni a beneficio dei pazienti che necessitano di trattamenti anticoagulanti.

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Si ringrazia la McMaster University
per la gentile concessione