Tempo di trombina diluito (dTT)

L’aggiunta di trombina ad una diluizione del plasma paziente ne determina la coagulazione, che in condizioni normali impiega pochi secondi.

Se presente, il dabigatran inibisce la trombina determinando un allungamento del tempo di coagulazione, che sarà proporzionale alla concentrazione del farmaco.

Esistono in commercio plasmi standard a concentrazione nota di dabigatran con i quali è possibile costruire una curva di taratura (concentrazione vs. tempo di coagulazione). I risultati del test possono, quindi, essere espressi in ng/mL di dabigatran, mediante interpolazione del tempo di coagulazione del plasma paziente sulla curva di taratura. Il test ha buona linearità e specificità, è di semplice esecuzione anche in emergenza ed è disponibile in commercio.

Tempo di coagulazione all’ecarina (ECT)

L’ecarina è un estratto di veleno di rettile che ha la proprietà di convertire la protrombina (o fattore II) in meizotrombina (enzima simile alla trombina al pari della quale può essere inibita dal dabigatran). L’aggiunta del veleno al plasma paziente determinerà un tempo di coagulazione, che in condizioni normali impiega pochi secondi. Se presente, il dabigatran inibisce la meizotrombina, determinando un allungamento del tempo di coagulazione, che sarà proporzionale alla concentrazione del farmaco. Esistono in commercio plasmi standard a concentrazione nota di dabigatran, con i quali è possibile costruire una curva di taratura (concentrazione vs. tempo di coagulazione). I risultati del test possono, quindi, essere espressi in ng/mL di dabigatran, mediante interpolazione del tempo di coagulazione del plasma paziente sulla curva di taratura. Il test, di cui esiste anche una versione cromogenica (ECA), ha buona linearità e specificità, è di semplice esecuzione anche in emergenza ed è disponibile in commercio.
Sia l’ECT che l’ECA si basano sulla conversione del fibrinogeno a fibrina attraverso la meizotrombina. A differenza dell’ECT, test nel quale la protrombina del campione in esame funge da substrato per l’ecarina, nell’ECA i livelli di protrombina sono standardizzati mediante aggiunta di quantità ottimali di protrombina umana. Pertanto, l’ECA non risente di alcune variabili quali i livelli plasmatici della protrombina e del fibrinogeno.

Attività anti-IIa

Se si aggiunge a un plasma contenente dabigatran un eccesso di trombina, parte di questa sarà inibita dal farmaco. La parte residuale, che può essere misurata con un substrato cromogenico specifico è inversamente proporzionale alla concentrazione del dabigatran. Esistono in commercio plasmi calibranti a titolo noto di dabigatran, con i quali è possibile costruire una curva di taratura dalla quale estrapolare la concentrazione di dabigatran del plasma paziente.

Tempo di protrombina (PT)

L’aggiunta di tromboplastina tissutale al plasma paziente determina la generazione di trombina, che è sua volta responsabile della formazione del coagulo. In condizioni normali il tempo di coagulazione con questo test è di pochi secondi. La presenza di dabigatran, inibendo la trombina, determinerà un prolungamento del tempo di coagulazione che sarà proporzionale alla sua concentrazione. Il PT non è adeguatamente sensibile al dabigatran e non dovrebbe essere usato per misurare l’attività anticoagulante del farmaco. Potrebbe accadere che prolungamenti modesti del PT possano essere erroneamente interpretati come assenza (o come livelli ridotti) di dabigatran. Inoltre, il PT potrebbe essere prolungato per cause indipendenti dal dabigatran.

Tempo di tromboplastina parziale attivato (APTT)

L’aggiunta di sostanze di contatto (silice, caolino, ecc.) e di fosfolipidi al plasma paziente determina la generazione di trombina, che è a sua volta responsabile della formazione del coagulo. In condizioni normali il tempo di coagulazione con questo test è di pochi secondi. La presenza di dabigatran, inibendo la trombina, determinerà un prolungamento dell’APTT, che sarà proporzionale alla sua concentrazione. Pur essendo abbastanza sensibile al dabigatran, l’APTT ha una curva dose-riposta non lineare. Inoltre, il suo prolungamento in risposta al dabigatran dipende dal tipo di reagente commerciale usato. Potrebbe accadere che prolungamenti modesti del’APTT possano essere erroneamente interpretati come assenza (o come livelli ridotti) di dabigatran. Inoltre, l’APTT potrebbe essere prolungato per cause indipendenti dal dabigatran.

Conclusioni

I test più idonei per misurare l’attività anticoagulante del dabigatran sono il dTT o l’ECT. La misura dell’attività anti-FIIa, seppure possibile, non è sempre commercialmente disponibile in forma standardizzata.