Informazioni utili per affrontare in sicurezza un trattamento odontoiatrico.
“Dottore sono molto preoccupato. Perché debbo effettuare un’estrazione dentaria ma il mio dentista non si prende la responsabilità di eseguirla perché gli ho dichiarato che sono in trattamento anticoagulante orale!”.
Così i medici dei centri di terapia anticoagulante orale (TAO) sono spesso approcciati dai pazienti, che hanno necessità di trattamenti odontoiatrici e che sono spesso gettati nel terrore da radicati e ingiustificati pregiudizi.
In questi casi il rischio di sanguinamento nei pazienti con un valore di INR stabile tra 2.0 e 3.5 è infatti basso. Sulla base di studi specifici, esistono elementari e fondate raccomandazioni per chi deve affrontare in sicurezza estrazioni dentarie:
- si raccomanda un controllo dell’INR 24-72 ore prima dell’estrazione dentaria;
- la TAO non deve essere interrotta nei pazienti con INR compreso tra 2.0 e 3.5;
- per i pazienti con INR stabile tra 2.0 e 3.5 ai quali viene prescritta una singola dose di antibiotici come profilassi contro l’endocardite, non si deve modificare il dosaggio dell’anticoagulante;
- come profilassi anti-emorragica locale si raccomanda dopo l’estrazione l’uso di collutori a base di acido tranexamico (Tranex® o Ugurol®) per 5-6 minuti utilizzato quattro volte al giorno per due giorni;
- ai pazienti in TAO dopo l’estrazione dentaria non dovrebbero essere prescritti farmaci analgesici come aspirina ad alte dosi ed altri FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei), come ad es. Toradol®, Voltaren®, Aulin®, Orudis® o Lixidol®, preferendo invece il paracetamolo (Tachipirina®) o il tramadolo (Contramal®), anche in associazione (Colibrì®).