Attuali aspetti di terapia e prevenzione secondaria del tromboembolismo venoso in pazienti con neoplasie
Di Paolo Prandoni | 24 Aprile 2024 | 0
Ultima modifica: 24 Aprile 2024
Vent’anni fa la dimostrazione che l’utilizzo di eparina a basso peso molecolare (EBPM) per il trattamento del tromboembolismo venoso in pazienti con neoplasia riduce del 50% il rischio di recidiva. In anni recenti la conferma che gli anticoagulanti orali diretti (DOACs) hanno un’efficacia paragonabile all’EBPM. Ma i DOACs sono tutti uguali? Una recente meta-analisi ha confrontato in modo indiretto l’efficacia e la sicurezza dei diversi DOACs con esiti interessanti. Inoltre, nel seguente articolo, sono discussi i risultati, appena pubblicati, dello studio EVE, che ha confrontato dosi intere e ridotte di apixaban per la prevenzione secondaria del TEV in soggetti neoplastici
Terapia e prevenzione secondaria del TEV: i DOAC negli anziani
Di Paolo Prandoni | 29 Marzo 2024 | 0
Ultima modifica: 28 Marzo 2024
La terapia anticoagulante orale nell'anziano presenta degli aspetti peculiari che sono stati affrontati durante l'8° Convegno di Fondazione Arianna Anticoagulazione dal prof. Paolo Prandoni. Di seguito una sintesi a beneficio dei lettori.
Prevenzione farmacologica del TEV in soggetti con immobilizzazione dell’arto inferiore: lo studio CASTING
Di Paolo Prandoni | 13 Marzo 2024 | 5
Ultima modifica: 13 Marzo 2024
È sempre necessaria la profilassi farmacologica del tromboembolismo venoso dopo un trauma con immobilizzazione? Un importante studio randomizzato controllato (CASTING) pubblicato su Lancet ha fornito un nuovo strumento per dare una risposta.
Prevenzione del tromboembolismo venoso a domicilio? Un’opinione
Di Paolo Prandoni | 25 Gennaio 2024 | 2
Ultima modifica: 4 Marzo 2024
La gestione del paziente con patologia acuta, anche severa, al domicilio è una realtà sempre più frequente. In tal caso il rischio di tromboembolismo venoso è paragonabile a quello del paziente ospedalizzato ma gli studi sulla profilassi antitrombotica in questo contesto clinico sono carenti e difficili da effettuare, lasciando il medico privo di precise indicazioni da parte delle linee guida. Il prof. Paolo Prandoni ha condiviso con noi il suo punto di vista da esperto.