Un nuova meta-analisi basata sui dati di singoli pazienti (IPDMA) affetti da trombosi venosa splancnica ha documentato una riduzione degli eventi sia trombotici che emorragici in corso di terapia anticoagulante.
La trombosi venosa splancnica comprende la trombosi della vena porta, delle vene epatiche o sovra-epatiche, della vena splenica e delle vene mesenteriche superiore ed inferiore. Si tratta di una patologia relativamente rara il che da un lato ha reso e rende difficile la realizzazione di studi dedicati, dall’altro ha portato alla formulazione di indicazioni terapeutiche basate su evidenze alquanto modeste.
Nel nostro lavoro1 siamo riusciti a ottenere dati sui singoli pazienti con trombosi venosa splancnica provenienti da tre diversi studi prospettici, multicentrici e internazionali. Questo approccio ha consentito di analizzare le varie strategie terapeutiche adottate nei singoli individui e considerare gli eventi avversi ad esse associate durante un follow-up mediano di 316 giorni. L’approccio analitico utilizzato ha reso possibile, inoltre, la valutazione dell’importanza di potenziali fattori di rischio associati a una maggiore o minore incidenza di eventi avversi stabilendone la rilevanza sia in corso che al di fuori del trattamento anticoagulante.
La popolazione studiata ha incluso 1635 pazienti con trombosi venosa splancnica trattati con eparina a basso peso molecolare (N=521), eparina non frazionata (N=8), anticoagulanti orali diretti (rivaroxaban N=56, apixaban N=13, edoxaban N=3, dabigatran N=3), anti-vitamina K (N=416) o con diverse combinazioni di due o più agenti farmacologici (N=321). In 325 pazienti, invece, non è stato impiegato alcun trattamento anticoagulante.
Al termine del follow-up si sono verificati 86 sanguinamenti maggiori, 104 eventi tromboembolici venosi e 136 decessi.
L’incidenza di questi eventi (espressa come numero di nuovi casi per cento pazienti-anno e relativo intervallo di confidenza al 95%) è risultata essere per i sanguinamenti maggiori pari a 3,1 (2,9, 3,3) nei pazienti in terapia anticoagulante e 6,4 (5,8, 7,1) nei pazienti non trattati. Le incidenze degli eventi trombotici venosi erano rispettivamente 3,4 (3,2, 3,6) e 9,3 (8,4, 10,3) e quelle della mortalità pari a 5,7 (5,4, 6,0) e 21,8 (19,7, 24,1).
Le incidenze del sanguinamento, della trombosi e della mortalità dopo la sospensione del trattamento anticoagulante sono risultate superiori a quelle riscontrate per questi stessi eventi durante la fase di terapia.
Considerando la terapia anticoagulante come variabile tempo-dipendente e valutando nell’analisi l’effetto di potenziali fattori di confondimento, abbiamo osservato come il trattamento fosse associato a una riduzione dell’incidenza di tutti gli eventi avversi, ossia del sanguinamento maggiore, degli eventi tromboembolici venosi e della mortalità per qualsiasi causa (si veda la tabella). L’analisi ha permesso inoltre l’identificazione di ulteriori fattori, in particolare il cancro solido e la cirrosi epatica, associati a un aumentato rischio di eventi; questi fattori di rischio potrebbero quindi essere tenuti in debita considerazione nelle scelte terapeutiche relative a questa tipologia di pazienti (si veda la tabella).
Tabella. Fattori significativamente associati ad un maggiore o minor rischio di trombosi ricorrente, sanguinamento maggiore e mortalità da qualsiasi causa in analisi multivariabile
In conclusione, nei pazienti con trombosi venosa splancnica, l’incidenza di eventi avversi quali la trombosi ricorrente, il sanguinamento e la mortalità non è trascurabile. L’approccio terapeutico appare ancora piuttosto eterogeneo in termini di tipologia, dose e durata della terapia anticoagulante impiegata. Quest’ultima sembra essere in grado di ridurre il rischio di eventi trombotici ricorrenti e la mortalità per tutte le cause, senza che ciò si associ ad un aumento dell’incidenza dei sanguinamenti maggiori.
A cura di
Marcello Di Nisio
Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento, Università G. D’Annunzio, Chieti
Bibliografia
1. Candeloro M, Valeriani E, Monreal M, Ageno W, Riva N, Lopez-Reyes R, Peris Sifre ML, Beyer-Westendorf J, Schulman S, Rosa V, López-Núñez JJ, Garcia-Pagan JC, Magaz M, Senzolo M, De Gottardi A, Di Nisio M. Anticoagulant therapy for splanchnic vein thrombosis: an individual patient data meta-analysis. Blood Adv. 2022 May 25:bloodadvances.2022007961. doi:10.1182/bloodadvances.2022007961. Epub ahead of print. PMID: 35613465.