Embolia polmonare: individuare meglio i pazienti ad alto rischio
Di Paolo Prandoni | 26 Maggio 2025 | 0
Ultima modifica: 29 Maggio 2025
Dal registro RIETE un nuovo calcolatore per stratificare il rischio di morte in soggetti con embolia polmonare stabile: confronto con il modello ESC
Riservato ai PROFESSIONISTI
Quale DOAC per il tromboembolismo venoso?
Di Paolo Prandoni | 20 Maggio 2025 | 0
Ultima modifica: 22 Maggio 2025
Successivamente alla pubblicazione dei trials registrativi sono comparse numerose informazioni sull’efficacia e sulla sicurezza degli anticoagulanti orali diretti (DOAC) in soggetti con tromboembolismo venoso (TEV) a partire da registri e database di varia natura, che ne hanno sostanzialmente confermato l’eccellente profilo terapeutico nel confronto con i dicumarolici ed hanno anche dato (con una attendibilità tutta da verificare in assenza di confronti diretti) delle indicazioni sommarie sul valore e sui limiti di ciascuno di essi. Resta però ancora senza risposta il confronto tra i DOAC per questa indicazione. In attesa dei risultati di uno studio randomizzato, che è ancora in fase di esecuzione [1], ci sorreggono le informazioni che provengono da database di grandi dimensioni.
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Riservato ai PROFESSIONISTI
Attuali aspetti di terapia dell’embolia polmonare severa
Di Paolo Prandoni | 7 Maggio 2025 | 0
Ultima modifica: 8 Maggio 2025
Nei pazienti con embolia polmonare severa il tasso di mortalità è ancora inaccettabilmente elevato. In questo articolo vengono esplorati i risultati di diverse recenti pubblicazioni che hanno analizzato e messo a confronto i vantaggi della trombectomia meccanica e della trombolisi, assistita o meno da ultrasuoni.
Dosi intere o ridotte di DOAC per la prevenzione a lungo termine di recidive tromboemboliche in soggetti con TEV ad alto rischio?
Di Paolo Prandoni | 8 Aprile 2025 | 1
Ultima modifica: 10 Aprile 2025
È sicuro passare ad un DOAC (anticoagulante orale diretto) a dose ridotta, dopo i primi sei mesi di terapia, in pazienti che devono continuare l’anticoagulante perché hanno condizioni (come la trombofilia severa, precedenti episodi di tromboembolismo venoso o la presenza di tumore) che li espongono ad un alto rischio di recidiva? Sono stati appena pubblicati due attesi studi, che hanno fornito importanti informazioni in pazienti genericamente ad alto rischio (RENOVE) o affetti da neoplasia (API-CAT).
