L’anticoagulazione nel paziente cirrotico: aggiornamento e nuova linea guida ISTH
Di Nicoletta Riva | 29 Gennaio 2025 | 0
Ultima modifica: 6 Febbraio 2025
La gestione della terapia anticoagulante nelle persone affette da cirrosi epatica rimane una sfida a causa del fragile equilibrio del sistema emostatico di questi pazienti, tra tendenza alla trombosi e rischio di emorragia. L’ International Society on Thrombosis and Haemostasis (ISTH) ha recentemente pubblicato una linea guida sull’anticoagulazione nel paziente cirrotico che tratta le diverse condizioni in cui questa può rendersi necessaria (fibrillazione atriale, trombosi venosa profonda o embolia polmonare, trombosi portale). La dott.ssa Nicoletta Riva dell’Università di Malta fa il punto sulle alterazioni coagulative che caratterizzano la cirrosi epatica e sulle recenti linee guida.
Inibire il FXI della coagulazione con farmaci specifici potrebbe essere la soluzione per limitare gli eventi emorragici del paziente anticoagulato
Di Armando Tripodi | 28 Gennaio 2025 | 0
Ultima modifica: 30 Gennaio 2025
L’ atteso studio AZALEA-TIMI 71, appena pubblicato sul New England Journal of Medicine (NEJM), ha dato risultati molto promettenti riguardo la sicurezza dell’inibitore del fattore XI della coagulazione Abelacimab, confrontato con Rivaroxaban, in pazienti con fibrillazione atriale a rischio di ictus medio-elevato (1). Le caratteristiche del FXI lo hanno candidato ad essere un “bersaglio” ottimale per gli anticoagulanti di nuova generazione. Vediamo perché.
Ruolo chiave della spike nel danno ai vasi sanguigni implicato nelle conseguenze a breve e lungo termine del COVID-19
Di Stefania Cavazza | 22 Gennaio 2025 | 0
Ultima modifica: 23 Gennaio 2025
Se nel 2021 iniziavano a comparire i primi lavori scientifici che evidenziavano un possibile ruolo della proteina spike del SARS-CoV-2 nelle complicanze cardiovascolari del COVID-19, nei successivi tre anni numerosi studi, alcuni dei quali, forse tra i più illuminanti, ad opera del prestigioso gruppo Italiano dell’Istituto Mario Negri, hanno confermato come la proteina spike possa essere tra i principali attori di quella infiammazione dello strato più interno dei vasi sanguigni (endotelio) nota come “endotelite”, alla base di molte delle complicanze del COVID-19, sia in fase acuta che a lungo termine (long-COVID o post-COVID) (1). Un recente studio coordinato dai ricercatori dell’Università di Berna ha documentato in vitro gli effetti persistenti della spike sull’endotelio, contribuendo a fornire elementi per individuare trattamenti efficaci (2).
La nuova frontiera della gestione antitrombotica della fibrillazione atriale: la chiusura dell’auricola sinistra
Di Paolo Prandoni | 23 Dicembre 2024 | 1
Ultima modifica: 26 Dicembre 2024
La procedura di chiusura dell’auricola sinistra per la prevenzione dello stroke nei soggetti fibrillanti si è arricchita nel corso del 2024 di numerose evidenze scientifiche che ne supportano l’impiego anche in assenza di controindicazione all’utilizzo di anticoagulanti. La prevenzione dell’ictus recidivante in corso di terapia anticoagulante, l’impiego in alternativa al trattamento farmacologico nei soggetti candidati all’ablazione, il tipo e la durata dell’anticoagulazione o antiaggregazione dopo la procedura, sono tra i temi affrontati dal prof. Paolo Prandoni in questo “compendio” della letteratura più recente.
