Gravidanza e sindrome da anticorpi antifosfolipidi: quello che il clinico deve sapere-Intervista alla prof.ssa Elvira Grandone
Di Redazione | 18 Dicembre 2024 | 0
Ultima modifica: 20 Dicembre 2024
Una grave complicanza della gravidanza può nascondere una sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS) il cui riconoscimento e trattamento è di fondamentale importanza per evitare eventi successivi. Quando il clinico deve pensarci? Quali sono i test da richiedere per la diagnosi? Quali le terapie consolidate e quali e attuali sfide per la ricerca? Lo spiega la Prof.ssa Elvira Grandone dell'Università di Foggia, responsabile dell’Unità di Emostasi e Trombosi dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza.
Terapia anticoagulante in gravidanza in portatrici di valvola cardiaca meccanica: “position paper” FCSA
Di Stefania Cavazza | 25 Luglio 2024 | 0
Ultima modifica: 25 Luglio 2024
È stato appena pubblicato il documento di consenso della Federazione Italiana dei Centri per la diagnosi della trombosi e la Sorveglianza delle terapie Antitrombotiche (FCSA) sulla gestione della terapia anticoagulante nelle donne in gravidanza portatrici di valvola cardiaca meccanica (1)
Riservato ai PROFESSIONISTI
Idrossiclorochina per prevenire le complicanze ostetriche della sindrome da anticorpi antifosfolipidi?
Di Stefania Cavazza | 17 Luglio 2024 | 0
Ultima modifica: 18 Luglio 2024
I risultati positivi di una meta-analisi degli studi sull’utilizzo di idrossiclorochina per prevenire le gravi complicanze della gravidanza che possono verificarsi nella sindrome da anticorpi antifosfolipidi ad alto rischio sono stati presentati al Congresso dell’ISTH2024 a Bangkok. Nonostante i limiti del lavoro, che ha coinvolto solo studi osservazionali, la ricerca fornisce importanti spunti di approfondimento.
Profilassi del tromboembolismo venoso in gravidanza
Di Benilde Cosmi | 15 Febbraio 2024 | 0
Ultima modifica: 25 Novembre 2024
La gravidanza e le prime sei settimane dopo il parto (puerperio) sono condizioni che espongono le donne ad un maggiore rischio di tromboembolismo venoso. Tuttavia, solo quando coesistono anche altri fattori predisponenti, tale rischio è così elevato da richiedere una profilassi antitrombotica.