Dosi intere o ridotte di DOAC per la prevenzione a lungo termine di recidive tromboemboliche in soggetti con TEV ad alto rischio?
Di Paolo Prandoni | 8 Aprile 2025 | 1
Ultima modifica: 10 Aprile 2025
È sicuro passare ad un DOAC (anticoagulante orale diretto) a dose ridotta, dopo i primi sei mesi di terapia, in pazienti che devono continuare l’anticoagulante perché hanno condizioni (come la trombofilia severa, precedenti episodi di tromboembolismo venoso o la presenza di tumore) che li espongono ad un alto rischio di recidiva? Sono stati appena pubblicati due attesi studi, che hanno fornito importanti informazioni in pazienti genericamente ad alto rischio (RENOVE) o affetti da neoplasia (API-CAT).
Attuali aspetti di terapia e prevenzione secondaria del tromboembolismo venoso in pazienti con neoplasie
Di Paolo Prandoni | 24 Aprile 2024 | 0
Ultima modifica: 24 Aprile 2024
Vent’anni fa la dimostrazione che l’utilizzo di eparina a basso peso molecolare (EBPM) per il trattamento del tromboembolismo venoso in pazienti con neoplasia riduce del 50% il rischio di recidiva. In anni recenti la conferma che gli anticoagulanti orali diretti (DOACs) hanno un’efficacia paragonabile all’EBPM. Ma i DOACs sono tutti uguali? Una recente meta-analisi ha confrontato in modo indiretto l’efficacia e la sicurezza dei diversi DOACs con esiti interessanti. Inoltre, nel seguente articolo, sono discussi i risultati, appena pubblicati, dello studio EVE, che ha confrontato dosi intere e ridotte di apixaban per la prevenzione secondaria del TEV in soggetti neoplastici
Prevenzione secondaria del TEV nel paziente neoplastico: lo studio EVE
Di Stefania Cavazza | 24 Luglio 2023 | 0
Ultima modifica: 22 Dicembre 2023
Dallo studio EVE i primi dati a supporto di basse dosi di apixaban per prevenzione secondaria del tromboembolismo venoso anche nel paziente neoplastico.
