Inibire il FXI della coagulazione con farmaci specifici potrebbe essere la soluzione per limitare gli eventi emorragici del paziente anticoagulato
Di Armando Tripodi | 28 Gennaio 2025 | 0
Ultima modifica: 30 Gennaio 2025
L’ atteso studio AZALEA-TIMI 71, appena pubblicato sul New England Journal of Medicine (NEJM), ha dato risultati molto promettenti riguardo la sicurezza dell’inibitore del fattore XI della coagulazione Abelacimab, confrontato con Rivaroxaban, in pazienti con fibrillazione atriale a rischio di ictus medio-elevato (1). Le caratteristiche del FXI lo hanno candidato ad essere un “bersaglio” ottimale per gli anticoagulanti di nuova generazione. Vediamo perché.